Attualità

Italia e Francia al lavoro per il nucleare di piccola taglia

di Giorgio Brescia -


Lo sviluppo di tecnologie nucleari innovative di piccola taglia, come gli Small Modular Reactor, gli Smr: questo l’obiettivo del Memorandum of Understanding siglato da Edf (la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia), Edison ed Enea che si impegnano a collaborare per le applicazioni industriali di questi impianti da molti auspicati e che sono al centro dei programmi del governo, considerati indispensabili per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica fissati a livello europeo e per assicurare allo stesso tempo la sicurezza del sistema energetico.

Questa collaborazione – previste attività di formazione e scambio di know-how tra ricercatori e dottorandi – sarà incentrata, in particolare, sull’analisi dei sistemi termoidraulici e di sicurezza passiva, delle nuove tecnologie, del funzionamento integrale del sistema e dell’opportunità di fornire energia elettrica e calore in modalità cogenerativa per esigenze industriali.

Per Edison la collaborazione con Enea, uno degli attori italiani di riferimento per la ricerca sul nuovo nucleare – dice Lorenzo Mottura – , viene compiuto “un ulteriore passo concreto verso l’utilizzo delle nuove tecnologie nucleari a supporto del sistema industriale italiano, mettendo a fattor comune competenze tecniche e scientifiche, esperienza nella gestione di impianti nucleari e visione prospettica”.

Un’intesa che punta a rafforzare “il ruolo italiano in Europa nello sviluppo di tecnologie nucleari innovative, con l’obiettivo di supportare la filiera italiana nella penetrazione del mercato europeo degli Smr e di rafforzare la leadership dell’Enea nel campo delle tecnologie nucleari innovative”, evidenzia Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Nucleare Enea. Mentre Edf, con Bernard Salha, sottolinea il “modo pratico ed efficace per superare le barriere che ostacolano la diffusione dei piccoli reattori modulari in Europa. Sfruttando le nostre competenze e risorse congiunte”.

Un’iniziativa, per Enea, compresa nell’ambito di quelle che coordina, finanziato con oltre 4 milioni di euro nell’ambito di Horizon Euratom e al quale partecipano complessivamente 23 partner di 13 Paesi europei.


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