Attualità

L’INGRANDIMENTO – Ita-Lufthansa finisce a tarallucci e vino

di Giovanni Vasso -


Amor omnia vincit, o se preferite tarallucci e vino: il matrimonio tra Ita e Lufthansa si può fare. La telenovela giunge alfin al termine e la Commissione Ue, che avrebbe dovuto recitare il ruolo della matrigna cattiva, benedice l’unione dei cieli. Esultano tutti. I capi della compagnia tedesca, esulta il Mef. Esultano le compagnie rivali, felici di godersi gli slot liberati, a cominciare da Easyjet che lancerà otto nuovi collegamenti da Linate. Esultano i sindacati, che si aspettano grandi cose dai piani di assunzione che dovrebbero essere messi in campo da gennaio in poi. Lo fanno, però, a denti stretti, come Landini che attende di conoscere i piani industriali prima di sbocciare la bottiglia buona. Esulta il presidente di Ita, Antonio Turicchi, che parla di “bomboniere già pronte” e di “vestiti già provati”. La luna di miele, quindi, può già cominciare. La cerimonia del closing, invece, quello che porterà i tedeschi al 41% in Ita, è prevista a gennaio o, per dirla con le parole di Lufthansa, “a inizio 2025”. Non sia mai che salti ancora, che spunti qualche nuovo ostacolo; in fondo, questa di Ita e Lufthansa, è stata la telenovela degli ultimi anni e il rischio di qualche colpo di scena, proprio mentre si preparano tarallucci e vino, può essere sempre dietro l’angolo. Oltre i confetti, però, ci sono tante questioni che andranno affrontate. Mica finisce tutto col matrimonio, come un romanzo d’appendice dei bei tempi che furono. C’è il tema dei lavoratori ex Alitalia, ci sono gli equilibri nelle tratte, c’è il destino della compagnia di bandiera che tale più non è. Chi vivrà, vedrà. Per adesso, auguri.


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