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Ita-Lufthansa, è fatta: “la guerra” ai partner dei tedeschi

di Angelo Vitale -


“Oggi chiudiamo una storica e annosa vicenda”: così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulla fusione Ita-Lufthansa. “E’ stato un percorso travagliato e difficile” ma “è un grande successo italiano, tedesco ed europeo”, aggiunge. La Commissione Europea ha dato via libera, con condizioni, all’operazione che porterà gradualmente Ita sotto il controllo di Lufthansa. Lo annuncia l’esecutivo Ue, in una nota subito letta come avara di dettagli. I rimedi offerti, conferma l’esecutivo Ue, riguardano anzitutto le rotte a corto raggio da Roma e Milano e “alcuni aeroporti dell’Europa Centrale”: come anticipato, Lufthansa e il Mef renderanno disponibili a due compagnie aeree concorrenti gli asset necessari ad avviare collegamenti non-stop su queste rotte.

Sulle rotte a lungo raggio che destano preoccupazioni per la concorrenza, cioè quelle verso il Nordamerica, la compagnia prenderà accordi con i concorrenti per consentire loro di offrire voli alternativi sulle medesime rotte, per esempio tramite accordi di linea o scambi. Per Milano Linate, verranno trasferiti degli slot a un concorrente, in quantità tale da consentirgli di formare una base nello scalo e di operare voli diretti verso l’Europa Centrale.

Il comunicato contiene poi almeno un passaggio singolare. Nella valutazione dei rimedi riguardanti le rotte a lungo raggio, si spiega che la Commissione “ha tenuto conto del fatto che il Mef manterrà una partecipazione di controllo in Ita dopo l’operazione e continuerà ad avere incentivi affinché Ita competa contro i partner della joint venture di Lufthansa in Nord America, almeno fino a quando Ita non sarà integrata nella joint venture”. Secondo la Commissione, dunque, il Mef avrebbe interesse a che Ita, di cui Lufthansa diverrà nel tempo azionista di controllo, facesse concorrenza ai partner del suo azionista di riferimento, destinato ad assumere il controllo della compagnia.

Il ministro, comunque, sulla fusione tiene a sottolineare un particolare: “Da contribuente italiano la cosa che più mi aggrada è che lo Stato e gli italiani non metteranno miliardi per coprire le perdite di Ita. Ita e Lufthansa non avranno più bisogno di aiuti di stato, non avranno più problemi di questo tipo che si riferiscono al passato”.


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