Israele decapita Hamas in Libano e colpisce lo Yemen
Israele aveva promesso che non sarebbe finita con l’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e così è stato: i nuovi attacchi delle forze armate di Tel Aviv eliminano un leader di Hamas che si trovava in Libano e, adesso, prendono di mira anche lo Yemen dei ribelli Houthi. L’annuncio della morte di Fateh Sherif Abu el-Amin, capo di Hamas in Libano, è stato dato dal Times of Israel. Insieme a lui, nel raid che ha colpito il Sud del Paese, sono rimasti uccisi anche alcuni membri della sua stessa famiglia. L’aeronautica israeliana ha reso noto di aver colpito, nella notte, una ex scuola che si trova nel nord della Striscia di Gaza perché ritenuta centro di comando e controllo di Hamas. L’Idf ha fatto sapere che prima di procedere all’attacco ha adottato “numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, compreso l’uso di munizioni precise, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”. L’attacco ai nemici conclude il comunicato delle forze armate: “Questo è un ulteriore esempio dell’abuso sistematico delle infrastrutture civili da parte dell’organizzazione terroristica Hamas in violazione del diritto internazionale. L’Idf continuerà ad operare contro Hamas in difesa dei cittadini di Israele”. E proprio mentre Hezbollah ufficializza, con una nomina del Consiglio della Shura, la nomina di Hashem Safieddine come capo dell’organizzazione sciita, Israele alza il tiro e mette lo Yemen nel mirino. Un attacco ha colpito centrali elettriche e il porto della città di Hodeidah, ritenuta tra le roccheforti dei ribelli Youthi. Il bilancio sarebbe di quattro morti e quaranta feriti. Il raid rappresenta la risposta israeliana agli attacchi missilistici che sarebbero partiti dal Paese.
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