Israele spara su chiunque, gli Usa attaccano gli Houthi con i bombardieri B-2
Israele continua a colpire alla cieca in Libano, Hezbollah risponde con i razzi verso Haifa, gli Stati Uniti bombardano le basi degli Houthi nello Yemen, la resistenza islamica lancia un drone verso Eilat e l’aviazione israeliana prende di mira Latakia in Siria. I fatti delle ultime ore hanno confermato il superamento del livello di guardia su scala sempre più regionale.
Due paramedici sono rimasti feriti in un raid aereo israeliano mentre erano impegnati in una missione coordinata con l’Unifil. A riferirlo è stata la Mezzaluna Rossa libanese su X. “A seguito del raid nell’area di Jwaya nel sud, due ambulanze della Mezzaluna Rossa libanese si sono mosse con i loro equipaggi alle 16.30 di mercoledì 16 ottobre, dopo aver preso i contatti necessari con l’Unifil”, si legge in un post.
“I team sono arrivati sul posto alle 16.52 e hanno iniziato a cercare i feriti, per curarli e salvarli. Alle 17.10 la zona è stata presa di mira e due paramedici sono rimasti leggermente feriti dalle schegge. I paramedici sono tornati con i due veicoli all’ospedale al-Jabal Amel, dove sono stati sottoposti agli esami medici necessari. Le loro condizioni non sono preoccupanti”, ha aggiunto l’organizzazione umanitaria.
Dopo il nuovo incidente che ha coinvolto l’Unifil, Israele ha ribadito che i caschi blu nel sud del Libano “non sono un obiettivo”. Le forze israeliane stanno “conducendo operazioni contro l’organizzazione terroristica Hezbollah – ha ripetuto l’esercito israeliano in una dichiarazione inviata all’Afp – Le infrastrutture e le forze dell’Unifil non sono un obiettivo, e ogni incidente che contravviene alle regole sarà esaminato in dettaglio”. Frasi di circostanza palesemente sconfessate dai fatti.
La forza dell’Onu, infatti, proprio ieri ha denunciato che un carro armato dello Stato ebraico ha aperto il fuoco contro una torre di sorveglianza, con “spari diretti ed evidentemente deliberati”.
È di 16 morti e 52 feriti il bilancio finale dell’operazione israeliana contro sede del comune di Nabatiyeh e altri uffici della città nel sud del Paese dei Cedri. Lo ha confermato il ministero della Sanità libanese. Tra le vittime figura anche il sindaco, Ahmad Kahil.
Le Nazioni Unite piangono i membri di una squadra di soccorso libanese, caduti sotto i colpi di Israele. Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per il Libano, Imran Riza, ha parlato di “un attacco devastante” che “ha causato la morte di altri civili e delle autorità locali che lavoravano per prestare soccorso”.
Una raffica di oltre trenta razzi è stata lanciata poco fa dal Libano verso Haifa, nella parte settentrionale del territorio israeliano. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno precisato che sono stati in parte abbattuti.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato sanzioni contro una rete composta da tre individui legati al ramo finanziario di Hezbollah e quattro società con sede in Libano che operava per eludere le sanzioni al “Partito di Dio”, generando entrate per milioni di dollari, nonché contro tre persone coinvolte nella produzione e nel traffico di Captagon.
“Il gruppo, i suoi affiliati e i suoi sostenitori continuano a finanziare le loro operazioni attraverso il coinvolgimento segreto nel commercio e nel traffico illecito di Captagon”, ha commentato Bradley T. Smith, sottosegretario ad interim del Tesoro per il terrorismo e l’intelligence finanziaria.
Le autorità siriane hanno segnalato un’azione dei caccia israeliani sulla città costiera di Latakia. La tv siriana ha riferito che la contraerea è entrata in azione.
Gli Stati Uniti hanno condotto attacchi mirati contro cinque depositi di armi sotterranei nelle zone dello Yemen sotto il controllo dei miliziani sciiti Houthi. Lo ha reso noto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una nota.
“Le forze statunitensi hanno preso di mira diverse strutture sotterranee degli Houthi, che ospitavano armi dello stesso tipo di quelle che gli Houthi hanno utilizzato per colpire imbarcazioni civili e militari in tutta la regione”, ha affermato Austin.
Sono stati utilizzati bombardieri B-2 dell’aeronautica militare per colpire i siti di stoccaggio di armi usate dai miliziani sciiti yemeniti. Il B-2 è molto più grande dei jet da combattimento che sono stati utilizzati finora per colpire le strutture e le armi degli Houthi, e sono in grado di trasportare un grosso carico di bombe.
“Questa è stata una dimostrazione della capacità degli Stati Uniti di colpire strutture che i nostri avversari cercano di tenere fuori dalla portata, non importa quanto siano profondamente interrate, rinforzate o fortificate”, ha sottolineato ancora il capo del Pentagono in una nota.
La resistenza islamica in Iraq, gruppo filo iraniano, ha rivendicato di aver indirizzato un drone verso Eilat, nel sud di Israele.
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