Esteri

Israele: ministro della Difesa Gallant contro Netanyahu

di Ernesto Ferrante -


Yoav Gallant critica l’operato di Benjamin Netanyahu. “Se non verrà siglato un accordo con Hamas nelle prossime due settimane, il destino degli ostaggi sarà segnato”, avrebbe detto in colloqui privati il ministro israeliano della Difesa. Per Gallant, le condizioni per un accordo con i miliziani palestinesi ci sarebbero, ma il premier starebbe creando problemi per non perdere il sostegno dell’estrema destra nella coalizione. La spaccatura nell’esecutivo è netta. Israele “sta facendo progressi sistematici verso il raggiungimento degli obiettivi della guerra” che sono “il rilascio degli ostaggi, l’eliminazione di Hamas e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”. Ha insistito su questo Netanyahu durante una riunione molto tesa della Knesset, come riporta il Times of Israel. Il primo ministro è convinto di essere “sulla strada per la vittoria assoluta”, grazie ad una “combinazione di pressione politica e militare”. La “chiave”, secondo lui, è la “pressione”. “Hamas è effettivamente sotto pressione perché stiamo eliminando i suoi comandanti, migliaia di suoi terroristi”, ha ripetuto affermando di aver resistito a “pressioni enormi”, anche “all’estero”. “Ci era stato detto che Hamas non avrebbe accettato di rilasciare gli ostaggi senza che noi avessimo prima accettato di porre fine alla guerra. Improvvisamente ha accettato. Più insistiamo con le pressioni, più si arrenderà. E questo è l’unico modo per liberare gli ostaggi”, ha sottolineato ancora, ribadendo che “siamo determinati a vincere la guerra e a riportare a casa tutti i nostri ostaggi”. Human Rights Watch (Hrw) ha pubblicato un rapporto di 236 pagine sull’attacco del 7 ottobre in Israele in cui si accusa il braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, e almeno altri quattro gruppi armati palestinesi di aver commesso “numerosi crimini di guerra e crimini contro l’umanità” durante l’assalto. Il Movimento islamico di resistenza ha bollato come “menzogne” le conclusioni di Hrw: “Il rapporto di Hrw ha adottato l’intera narrativa israeliana e si è discostato dal metodo di ricerca scientifica e dalla posizione legale neutrale, ed è diventato più simile a un documento di propaganda israeliana”.


Torna alle notizie in home