Esteri

Israele bombarda le posizioni di Hezbollah nel sud del Libano. Il partito di Dio lancia razzi contro Safed

Israele ha reso noto di aver effettuato un attacco aereo nel sobborgo di Dahiyeh, nel sud di Beirut. In una nota, le Idf hanno affermato che i caccia dell’aeronautica militare israeliana, guidati da agenti dei servizi segreti, hanno colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah.

Il gruppo sciita ha rivendicato quattro attacchi missilistici durante la notte sulla “città occupata di Safed”, nel nord di Israele e sulle aree di Dalton, Dishon e Yiftah. In un post sui social, il Partito di Dio ha evidenziato il “grande bombardamento di razzi” su Safed, e gli altri colpi sparati contro le posizioni di artiglieria israeliane in due delle altre tre aree nel nord che sono state prese di mira.

L’esercito israeliano ha riferito in precedenza che “circa 50 lanci” sono stati rilevati mentre attraversavano il Libano verso il nord di Israele nelle prime ore di stamattina. “Alcuni” sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea dello Stato ebraico e “sono stati rilevati incidenti nella regione”. Non è stato precisato se sono stati registrati danni alle infrastrutture. Al momento non risultano vittime.

“Unifil lavora sodo dietro le quinte per coordinare il passaggio sicuro di aiuti umanitari essenziali ai civili nel sud del Libano, incluso il convoglio con aiuti di oggi organizzato” fra le altre agenzie dell’Onu dall’Unhcr.

“I civili continuano a soffrire in questo conflitto e i ‘caschi blu’ continuano a fare quello che possono per aiutare”, si legge in un post su X della missione Onu nel sud del Libano la cui presenza è contestata da Israele, e resa difficile dagli attacchi delle forze Idf.

Gli aiuti predisposti dall’Unhcr e da altre agenzie dell’Onu hanno raggiunto, malgrado i bombardamenti di Tel Aviv, le zone difficilmente raggiungibili di Qlayaa e Marjayoun. Sono stati consegnati camion con materassi, coperte, set da cucina e lampade alimentate a energia solare.