Attualità

A CONTI FATTI – Arriva l’inverno, tensioni a tutto gas

di Giovanni Vasso -


Torna l’inverno, tensioni a tutto gas. In Europa il prezzo del gnl continua a salire mentre gli scontri non accennano a placarsi. Al centro della vicenda c’è sempre la questione russa. La Germania, nei giorni scorsi, ha “chiuso” al gnl proveniente dalla Russia il terminal di Brunsbuttel, nel nord del Paese. Contestualmente, l’azienda petrolifera statale austriaca, Omv, ha intenzione di non pagare le forniture da Gazprom in virtù di un arbitrato che le assegna un risarcimento da 230 milioni a causa di mancate forniture da parte dell’azienda russa. Che, con ogni probabilità, non accetterà così facilmente le condizioni avanzate da Vienna. Infine c’è la questione del gasdotto che attraversa l’Ucraina e che “chiuderà” entro il 31 dicembre. La Slovacchia è già in preallarme e sta lavorando per ottenere forniture di gas dall’Azerbaigian. Che, però, in Europa non è ben visto dalla Francia. A causa di tensioni dovute al sostegno di Parigi all’Armenia, contraccambiate da Baku con denunce di presunti crimini “coloniali” francesi che hanno causato l’abbandono dei lavori della fallimentare Cop29 da parte della delegazione transalpina. Se questo è lo scenario, ad Amsterdam il gas, complice (soprattutto) l’arrivo dell’inverno, non può che aumentare e ha già toccato i massimi del 2024.

Il caffè è destinato a renderci sempre più nervosi. E non perché sia cambiata la composizione organolettica dei chicchi ma, più banalmente, perché il prezzo della tazzina ha preso il volo, da mesi, e nulla lascia intendere che il costo scenderà a quote più normali nei prossimi tempi. Come già accaduto col cacao, il guaio è legato alla cattiva annata agricola nei Paesi produttori. Il Brasile è stato flagellato dalle piogge, il Vietnam ha subito ondate di calore. A settembre il prezzo, all’ingrosso, era di 5,86 dollari al chilo. I futures, ossia le quotazioni previste per i prossimi mesi, raccontano di aumenti ulteriori nell’ordine del 20% da inizio anno e del 40% nei prossimi mesi.

Damiano dei Maneskin, adesso, si cimenta anche nella moda. Il musicista romano ha firmato una nuova collezione di Diesel (marchio di cui era già ambassador) che ha annunciato la partnership sottolineando “il legame duraturo tra il brand e la musica innovativa” e annunciando “un nuovo capitolo nella visione di Diesel della mascolinità e della liberazione di genere”. A caratterizzare la “capsule collection” cofirmata dall’artista insieme al direttore creativo del marchio Glenn Martens, ci sono top bruciacchiati e pantaloni amplissimi, vestiti ispirati ai tatuaggi del musicista con stampati il nome-brand del cantante “Damiano”.  


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