Attualità

Invalido al 100 per cento ma l’Inps gli leva la pensione

di Angelo Vitale -


Invalido al 100% ma senza pensione. Paradossale, clamorosa, scandalosa e alla fine possibile: qualunque strana vicenda della burocrazia o – meglio – della malaburocrazia, ha nel nostro Paese una spiegazione tecnica che la giustifica e la mette al riparo dall’accusa di una vera e propria ingiustizia, per ripartire ogni volta da capo.

Stavolta, la storia è quella di un impiegato di banca, da quasi 30 anni invalido al 100% per le conseguenze di un incidente che gli ha paralizzato le gambe e un braccio, al quale l’Inps ha oggi deciso di togliere l’assegno di invalidità perché “guadagna troppo”. Si chiama Sergio Fantin, ha 52 anni e lavora a Marostica in provincia di Vicenza.

La sua disavventura è nata nel luglio del 2023, quando ha appreso dall’Inps la decisione di sospendere la prestazione, anche in assenza di un miglioramento del suo stato di salute. “Mi hanno detto che la mia invalidità non inficerebbe più sul mio reddito – denuncia -. Ma come è possibile? Sono nelle stesse condizioni da sempre!”.

Ogni suo ricorso è stato bocciato, l’ultimo da una valutazione che Fantin giudica “assurda”, svolta dallo stesso medico che aveva deciso l’iniziale revoca.

L’inghippo è, ovviamente, “tecnico”. L’Inps ritiene che, essendo nel tempo aumentato il reddito assicuratogli dalla banca, la sua disabilità non intacchi più la sua capacità di reddito, periodicamente sottoposta a verifiche e aggiornamenti. Gli è sufficiente, insomma, lo stipendio da funzionario di banca che percepisce. Rideterminazioni e rivalutazioni che, ovviamente, vengono svolte a carico di tutti. Chissà se anche a carico dei finti invalidi ogni volta scoperti in Italia?


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