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Intesa Russia-Cina: esercitazioni navali e aeree comuni per fare la voce grossa con la Nato

di Angelo Vitale -


L’esercito russo invierà forze navali e aeree per partecipare alle esercitazioni nel Mar del Giappone e nel Mare di Okhotsk organizzate dall’esercito cinese in questo mese di settembre. Lo ha annunciato il ministero della Difesa nazionale cinese.

La Russia consolida la sua intesa militare con la Cina, ogni volta di più con iniziative che intervengono a far valere la forza armata di entrambe le potenze nel raffronto con quanto afferma o mette in atto la Nato. L’esercito russo invierà infatti durante questo mese forze navali e aeree per partecipare alle esercitazioni nel Mar del Giappone e nel Mar di Okhotsk organizzate dall’esercito cinese.

Lo ha annunciato con evidente soddisfazione il ministero della Difesa nazionale cinese. Le esercitazioni si terranno secondo un piano concordato dai due Paesi, ha precisato il ministero cinese.

Ritenute iniziative di routine nel quadro generale dei rapporti bilaterali come parte delle esercitazioni Northern/Interaction 2024 nel Mar del Giappone e nel Mar di Okhotsk, ma accompagnate da un chiaro proposito: “L’esercitazione avrà lo scopo di approfondire la cooperazione strategica tra gli eserciti cinese e russo e migliorare la loro capacità di rispondere congiuntamente alle minacce alla sicurezza“, precisando le navi da guerra dell’Esercito Popolare di Liberazione della Cina e della Marina russa si uniranno in un pattugliamento navale congiunto nell’Oceano Pacifico e l’esercito cinese prenderà parte alle manovre Ocean 2024 annunciate nel dicembre 2023 dall’allora ministro della Difesa russo Sergey Shoigu.

Da Pechino, ogni volta una risposta alla Nato che ha definito la Cina “facilitatore” della guerra di Mosca in Ucraina.

Già a luglio le due potenze avevano svolto esercitazioni congiunte nelle acque e nello spazio aereo attorno a Zhanjiang, una città nella provincia meridionale cinese del Guangdong. Annunciate e tenute nella stessa settimana in cui i leader della Nato avevano osservato che la Cina era “diventata un facilitatore decisivo” dell’invasione russa dell’Ucraina, spingendo Pechino a mettere in guardia il blocco militare guidato dagli Stati Uniti dal “provocare uno scontro”.

Azioni intensificate anche sul versante economico da anni, con Russia e Cina entrambe a scagliarsi contro “l’egemonia occidentale”, in particolare quella che vedono come il dominio degli Stati Uniti sugli affari globali. Da qui, una partnership “senza limiti” definita poco prima che Mosca lanciasse la sua offensiva in Ucraina nel 2022.

Intenti comuni ribaditi dal presidente russo Vladimir Putin durante il recente incontro con il premier cinese Li Qiang a Mosca, quando ha affermato che i legami economici e commerciali della Russia con la Cina stavano “producendo risultati”.


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