Attualità

Insalata in busta, un maxi ritiro per il rischio di listeriosi in corso in tutta Italia

di Angelo Vitale -


E’ in corso nel nostro Paese un maxi richiamo di buste di insalata di tipo Iceberg confezionata in buste relative a 19 marchi della distribuzione di alimenti. L’operazione, a seguito della pubblicazione odierna, sul sito del ministero della Salute, di 22 avvisi da parte del produttore.

L’azienda Ortoromi, una cooperativa agricola che ha confezionato i lotti presso lo stabilimento di Bellizzi in provincia di Salerno, invita i consumatori che ne avessero comprato qualche confezione a non consumarne il contenuto e a “restituire il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato”. Il rischio è microbiologico, dovuto alla accertata presenza di Listeria Monocytogenes nelle confezioni, i cui lotti sono stati indicati negli avvisi pubblicati sul web dal ministero della Salute e che, probabilmente come solitamente succede, diventeranno oggetto di avvisi cartacei esposti nei punti vendita o diffusi in Rete sui siti di riferimento della distribuzione organizzata.

I marchi interessati a questo ritiro di insalata sono Foglia verde Eurospin, Alifresh, Centrale del Latte, Ciro Amodio, Colline Verdi, Il Castello, Il mio Orto di Eurofresh, Latte Francia, Selex, Mi mordi, Natura è (Penny Market), Ortofresco Pulito, Ortoromi, Polenghi, Sigma, Tornese, Torre in Pietra, Tres Bon, Vivinatura.

La listeriosi, la malattia causata dal batterio listeria, si presenta in genere con sintomi di gastroenterite nel giro di poche ore dall’ingestione del cibo contaminato. In alcuni rari casi, i più pericolosi, può condurre all’insorgenza di meningiti, encefaliti e setticemie.

Nei Paesi occidentali – rileva l’Istituto superiore di sanità – la listeriosi rappresenta un problema di sanità pubblica sempre più importante. Seppur meno frequente rispetto ad altre zoonosi (es. salmonellosi e campylobacteriosi), la malattia può manifestarsi con quadri clinici severi e tassi di mortalità elevati, soprattutto in soggetti fragili quali anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti immuno-compromessi.


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