Incontro sul Nuovo Nomenclatore Tariffario, UAP: “Ministero contrario alla tutela sanitaria”
Si è tenuto ieri, martedì 5 dicembre, presso il Ministero della Salute, un nuovo incontro avente ad oggetto il Nuovo Nomenclatore Tariffario Nazionale (ex D.M. 23.06.2023). Oltre ai funzionari del Ministero della Salute, erano presenti il capo di Gabinetto del Ministro, Dott Marco Mattei, il capo della Segreteria politica di Gemmato, Ruggi d’Aragon, il capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute, Mara Campitello. Per le Associazioni di Categoria, il rappresentante Regionale di Confapi Sanità e Salute, Dott.ssa Mariastella Giorlandino, il Presidente di ANISAP, Dott. Valter Rufini, il Presidente di FederLab Italia, Lamberti e il Presidente di FNOB D’Anna, insieme al Primario del laboratorio di analisi dell’Ospedale Sant’Andrea in rappresentanza del Comparto delle Strutture Pubbliche.
A comunicare gli esiti dell’incontro è UAP (Unione Ambulatori e Poliambulatori): “Purtroppo, è emersa la circostanza che il taglio sul tariffario così operato costituisce un vero e proprio danno alla salute di tutti i cittadini, già abbastanza gravata dalla pandemia da Covid-19, in quanto propone dei rimborsi al di sotto del costo degli stessi materiali”.
“Per questo – continua il comunicato – si è chiesto una sospensione di almeno 6 mesi dell’applicazione del Nuovo Nomenclatore Tariffario, per poter verificare la correttezza dei tagli effettuati, al fine di non dover dare per deceduto il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato dall’art. 32. La mancanza di lungimiranza di chi ha fatto i conti si denota anche dal fatto che non ci si è resi conto che questi tagli incidono negativamente anche per le strutture ospedaliere pubbliche, già colpite da deficit macroscopici, gravando ancor di più sulle tasche di noi italiani chiamati a risanare il debito pubblico”.
Tagli che, spiega Uap: “Impediscono alla sanità privata, costituita da 8000 laboratori e poliambulatori presenti su tutto il territorio nazionale, di fornire una medicina del territorio equa e di qualità.
La sanità privata convenzionata costituisce una risorsa capillare del territorio a tutela dei cittadini, poiché
l’unica in grado quotidianamente di dare risposte diagnostiche ai cittadini anche a distanza di due ore,
tempestività necessaria soprattutto per le patologie gravi. Purtroppo queste decisioni del Ministero della Salute lasciano basiti e interdetti perché contrari alla tutela della sanità italiana. Per tale ragione richiederemo ad Agenas il parere espresso su tale Nuovo Nomenclatore Tariffario”.
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