Inchiesta ultras, indagato il cantante Emis Killa: “Non andrò a Sanremo”
Emis Killa a Sanremo tra musica e controversie giudiziarie: il cantante non va al Festival
Emis Killa, nome d’arte di Emiliano Rudolf Giambelli, non parteciperà all’edizione 2025 del Festival di Sanremo con il brano Demoni. La decisione è arrivata a seguito della notizia del suo coinvolgimento nell’inchiesta Ultras. Ora, il rapper si trova al centro di una vicenda giudiziaria che rischia di oscurare il suo momento artistico.
L’artista è infatti indagato per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva, che coinvolge il mondo ultrà milanese. Le autorità hanno disposto nei suoi confronti un Daspo di tre anni, impedendogli l’accesso agli stadi. La decisione è arrivata dopo il ritrovamento di un arsenale nella sua abitazione di Vimercate, dove sono stati sequestrati 40mila euro in contanti, armi bianche e strumenti di autodifesa come un manganello telescopico e uno storditore elettrico.
Il rapper è stato inoltre coinvolto in episodi di violenza negli stadi, tra cui un pestaggio ai danni di uno steward durante Milan-Roma dell’11 aprile. È stato avvistato in compagnia di esponenti della Curva Sud in un’altra aggressione e risulta socio in affari con Fabiano Capuzzo, membro dello stesso gruppo, nella barberia Italian Ink di Monza. Questo locale sarebbe stato utilizzato come cassaforte da Luca Lucci, storico capo ultrà del Milan, attualmente in carcere per narcotraffico e tentato omicidio.
Le frequentazioni di Emis Killa con ambienti legati alla criminalità organizzata emergono anche da eventi e incontri pubblici, tra cui una cena di Natale a casa di Lucci nel 2022. Mentre l’artista si prepara a salire sul palco dell’Ariston, il suo nome resta legato a una vicenda giudiziaria che potrebbe avere conseguenze sulla sua carriera.
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