Ambiente

Incendi, in 7 mesi bruciati 40 km quadri in 12 regioni: allarme Sardegna e Sicilia

di Angelo Vitale -

Incendio in una fabbrica di batterie al litio vicino Seul


Dall’inizio di quest’anno, secondo i dati dell’ultimo aggiornamento disponibile da European Forest Fire Information System del 30 luglio, l’Italia è stata colpita da 615 incendi, per una superficie totale di 221 chilometri quadri. Le stime prodotte da Ispra rilevano che le aree boschive percorse da incendio, per i primi 8 mesi del 2024, sono state di 40 chilometri quadrati di superficie forestale che è il 18 % del totale. Suddivisa in 18 di macchia mediterranea e boschi di leccio (il 46%), 13 ricoperte da boschi di querce (il 33%) e 6 di aree boschive di conifere (il 16%). Un andamento che finora non si discosta significativamente da quello medio nel periodo 2006-2023.

Finora, in questa estate rovente che bruciare pure le sterpaglie ai margini della rete dell’alta velocità, l’episodio più rilevante a Vieste sul Gargano: nella Baia San Felice il 24 luglio un incendio all’interno del Parco nazionale del Gargano ha minacciato zone boschive di pregio. Fiamme che hanno interessato una superficie complessiva di 24 ettari, 3 dei quali per conifere della copertura forestale.

Dati che Ispra analizza con applicazioni di intelligenza artificiale sulla scorta di quelli forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency.

Finora, dodici regioni su venti presentano superfici percorse da incendio: le più colpite sono Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia, che contribuiscono per circa l’ 85% delle aree totali bruciate a scala nazionale. Allarme in Sicilia che ha il 45% del totale, in Calabria per il 20% e Sardegna e Puglia per il 10% ciascuna.

Ad oggi la provincia di Agrigento è quella maggiormente interessata da incendi boschivi con 48 chilometri quadri di superficie percorsa da incendio, di cui solo il 3% sono di coperture forestali. A seguire, le province di Cosenza (circa 19 km2, con il 24% di coperture forestali interessate), Reggio Calabria (15 km2, con il 31% di coperture forestali interessate) e Palermo (circa 11 km2 ha di cui il 4% di coperture forestali).

Gli incendi più rilevanti, tra il 19 ed il 30 luglio. Hanno coinvolto prevalentemente Sicilia, Sardegna e Lazio. In Sicilia, nel comune di Enna, tra le località di Monte Rossomanno, Monte Canalotto e Monte della Forma, è stata colpita da diversi incendi una superficie complessiva di circa 2 chilometri quadrati, in prevalenza caratterizzata da boschi e boscaglie di specie arboree sempreverdi. In Sardegna, nel comune di Ortelli in provincia di Nuoro, nella giornata del 22 luglio si è sviluppato un fronte di fiamma che ha interessato una superficie complessiva di circa 4 chilometri quadri, che nel complesso risulta esser caratterizzata da boschi e boscaglie di leccio e sughera. Nel Lazio, tra il 28 ed il 29 luglio, la superficie complessiva percorsa da incendio era circa 3 chilometri quadri, di cui quasi un terzo era coperto da boschi.

Ancora in corso, in queste ore, un importante incendio in Sardegna, nelle province di Sassari e Nuoro, Comuni di Benetutti, Orani e Nuoro, per 2 chilometri quadri, uno per la parte boschiva.


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