In volo sulla Costiera Amalfitana: decolla l’aeroporto di Salerno
di ANGELA ARENA
Previsto per l’estate 2024 il primo decollo dal nuovo aeroporto Salerno-Costa D’Amalfi.
La notizia è stata annunciata lo scorso 13 giugno dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal palco del Teatro Augusteo di Salerno nel corso di una conferenza stampa nell’ambito della quale sono intervenuti anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il presidente della Provincia Franco Alfieri, l’Amministratore Delegato GESAC Roberto Barbieri, il consigliere regionale Luca Cascone, Alfonso Femia di Atelier(s) Alfonso Femia. Durante la coferenza è stato presentato il progetto dell’aerostazione, della pista ed i relativiprogressi connessi agli in terventi per l’adeguamento dello scalo di Pontecagnano Faiano.
Il nuovo aeroporto campano sorgerà, infatti, a circa 20 chilometri dalla città di Salerno, lungo la statale Tirrena Inferiore, che collega Salerno a Reggio Calabria, ovvero in uno dei territori notoriamente presi d’assalto dal popolo dei vacanzieri, non solo estivi, attratti dalle pittoresche calette e dalle spiagge paradisiache incastonate nel cuore del Mediterraneo tirrenico. L’ambizioso progetto era già stato anticipato, nel corso di un incontro svoltosi nei locali della Camera di Commercio di Salerno, dallo stesso Presidente De Luca, che nell’ultima convention presso il Teatro Augusteo ha tenuto a precisare: ”L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi punta ad avere un traffico di cinque milioni di viaggiatori nell’arco di tre anni da quando parte. E partirà tra un anno e mezzo.
Si tratta di un investimento che ammonta, complessivamente, a mezzo miliardo di euro per il secondo aeroporto della Campania. Contiamo di avere un polo di grande attrazione turistica ma anche un polo di commercializzazione importante per l’agricoltura e l’industria della provincia di Salerno”.
Ed invero, in virtù delle linee guida alla base del progetto di ampliamento del secondo scalo Campano, sarà realizzato un nuovo concetto di hub aeroportuale, ovvero “unpaesaggio nel paesaggio” come spiega Alfonso Femia presidente di Atelier(s) Alfonso Femia società di ingegneria che sta sviluppando il progetto insieme a Deerns (mandataria), Od’A Officina d’architettura, Planeground, Techproject e Sun Flower Engineering: il gruppo capitanato da Deerns si era aggiudicato la gara per l’espansione dell’aeroporto Costa d’Amalfi nel gennaio 2022, risultando primo in classifica su tredici società italiane ed internazionali.
Rispetto per l’ambiente, integrazione con il contesto storico, connessione con il paesaggio, rappresentano, infatti, i valori fondanti del progetto improntato ad una forte identità iconica del terminal che risponde, in particolar modo, anche ad esigenze di modularità e sostenibilità territoriale, come la scelta d’impianti di ultima generazione che permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 di circa 390 tonnellate/anno.
Inoltre, nella struttura modulare di copertura a falde alternate e variabili, composta da pannelli microforati e pannelli opachi rivestiti in ceramica policroma, verranno integrati pannelli fotovoltaici, ed ancora, un grande riguardo sarà rivolta anche al risparmio idrico.
In particolare sarà prestata una maggiore attenzione alle risorse idriche verso una regione, come la Campania, che, in virtù di quanto valutato dall’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, sarebbe a rischio desertificazione in un percentuale che oscilla dal 30 al 50 per cento: l’acqua meteorica sarà opportunamente raccolta e riutilizzata per gli usi non potabili consentiti come, ad esempio, l’irrigazione e il risciacquo toilette.
Nello specifico, la proposta progettuale ruoterà intorno a tre interventi programmati: il nuovo terminal, di circa 16 mila metri quadrati, che si svilupperà su due piani fuori e un piano interrato adibito ad edificio polifunzionale di circa 2mila metri quadrati; la pista di decollo che sarà allungata fino a 2.200 metri; un elegante area di parcheggio ed accesso all’aeroporto.
Un prgetto maestoso, quello del secondo aeroporto della Campania che da una prima configurazione, prevede di accogliere fino a 3,3 milioni di passeggeri.
Pertanto, l’impatto che la nuova struttura genererà dal punto di vista economico sarà esponenziale, non solo in ambito turistico, ma anche sotto l’aspetto occupazionale, come ha sottolineato il Presidente De Luca: “Stiamo lavorando per creare lavoro e contrastare una tendenza preoccupante, ovvero la fuga di giovani, soprattutto laureati, dal Sud. Se non creiamo lavoro, i giovani non rimangono” ha concluso.
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