Esteri

In Russia gli ucraini usano gli Himars Usa. Mosca: stop negoziati

di Ernesto Ferrante -


Le forze di Kiev si stanno servendo di razzi di fabbricazione statunitense per distruggere pontili e attrezzature ingegneristiche nella regione russa di Kursk. Lo hanno confermato le forze speciali ucraine. L’Ucraina ha danneggiato pesantemente o distrutto almeno tre ponti sul fiume Seym. “Dove ‘scompaiono’ i ponti russi nella regione di Kursk? Gli operatori… li distruggono con precisione”. A rivelarlo sono state le forze speciali su Telegram, aggiungendo di aver fatto ricorso a sistemi missilistici Himars provenienti dagli Usa. Si tratta della prima ammissione ufficiale di questo tipo da parte degli ucraini. Dal video postato, almeno uno degli attacchi sembra essere stato condotto anche con munizioni a grappolo.
Sempre attraverso le piattaforme social, erano emerse delle presenze compromettenti sul territorio della Federazione russa. Una compagnia privata militare americana aveva pubblicato sulla pagina Instagram, appartenente presumibilmente al fondatore della società privata Forward Observations Group, Derrick Bales, una foto che ritraeva mercenari americani a Kursk.
Dopo l’incursione ucraina, la Russia non condurrà alcun negoziato di pace, finché il nemico non sarà completamente sconfitto. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, Dmitry Medvedev. “Ora tutti capiscono tutto, anche se non lo dicono ad alta voce. Capiscono che non ci saranno più trattative finché il nemico non sarà completamente sconfitto!”, ha scritto Medvedev su Telegram, parlando di “trappola negoziale” nella quale, in determinate circostanze, la Federazione Russa potrebbe cadere.
Riferendosi agli alleati dell’Ucraina, Medvedev ha attaccato soprattutto la Gran Bretagna e l’ex primo ministro Rishi Sunak: “Che il vile bastardo con un muso brutto e i capelli biancastri arruffati del Paese in cui si stava preparando l’operazione terroristica non si rallegri di ciò. Lasciamo che gli sfortunati servi ucraini bacino voluttuosamente le mani insanguinate dei necrofili che li deridono, i loro padroni anglosassoni”.
La chiusura al dialogo è stata ribadita anche dalla portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Maria Zakharova: “Un tentativo da parte delle forze armate ucraine di invadere a priori il nostro territorio annulla a priori la possibilità di qualsiasi negoziato con la giunta dei banditi”.
L’Aiea è pronta a visitare la centrale nucleare di Kursk a fine agosto.


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