Cultura & Spettacolo

IN LIBRERIA – Sembrano uomini

di Eleonora Ciaffoloni -


Fabrice Tassel con Sembrano uomini (Carbonio Editore, 2025 – traduzione di Francesca Bononi) è un noir raffinato e intenso che scava nei meccanismi psicologici della vita e dei rapporti. Una storia che si apre con una tragedia: Anna e Thomas Sénéchal, trasferitisi in un piccolo paese della Bretagna per ricominciare, perdono il figlio di dieci anni Gabi, annegato sotto gli occhi impotenti del padre. Un caso archiviato come un incidente, ma la giudice Dominique Bontet non è convinta e, a un anno dalla tragedia, continua a scavare tra i dettagli della vicenda, convinta che ci sia qualcosa di nascosto sotto la superficie. Parallelamente, Dominique segue il caso di Iris Le Bihan, vittima di violenza domestica, che ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il marito Patrice.
Le due vicende sembrano inizialmente scollegate, ma emergerà un filo sottile che le lega tra Thomas, che esercita una violenza psicologica e manipolatoria nei confronti della moglie e del figlio, mentre Patrice ne incarna, della violenza, gli aspetti più diretti e brutali. L’intreccio narrativo è psicologicamente complesso e alterna il punto di vista dei vari personaggi per mostrare le sfumature della loro interiorità: Thomas tormentato, Anna soffocata, Iris in un ambiente tossico, mentre Dominique lotta per far emergere la verità, anche nella violenza.
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il modo in cui Tassel esplora la psicologia dei personaggi, rendendoli vivi e complessi. La sua prosa è raffinata e incisiva, una scrittura essenziale e chirurgica che riesce a catturare con precisione le emozioni e le dinamiche psicologiche.
I dialoghi sono taglienti, le descrizioni evocative e dense di atmosfera, con un ritmo che alterna momenti di tensione, talvota quasi soffocanti, a spazi di introspezione. Tassel riesce a costruire una tensione narrativa crescente, fino all’ultima pagina (con un finale decisivo) guidando il lettore verso una conclusione che lascia un segno profondo. Sembrano uomini, quindi, è più di un semplice noir: ma è anche un’indagine sull’animo umano, sui segreti e sulle menzogne che avvelenano le relazioni, sulla capacità di riscatto e di emancipazione. Tassel dimostra una grande capacità di introspezione psicologica e una notevole abilità nel costruire un intreccio narrativo complesso e avvincente. Un romanzo potente e necessario, che ci invita il lettore a riflettere sulla natura del potere, della violenza e della giustizia.


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