Attualità

IN LIBRERIA – Residenza per signore sole

di Eleonora Ciaffoloni -


Recensione “Residenza per signore sole” di Togawa Masako

La “Residenza K” non è solo un palazzo di mattoni rossi destinato a ospitare donne nubili. Dietro la sua facciata, si nascondono segreti inquietanti e un passato oscuro. Quando il passe-partout che apre tutte le stanze dell’edificio scompare misteriosamente, le inquiline iniziano a vivere nel terrore. Ognuna di loro custodisce colpe e rimorsi: piccoli furti, strani incidenti e persino un suicidio che aleggia tra le mura della Residenza. La situazione si fa ancora più tesa quando si scopre che l’edificio verrà presto demolito per far spazio a una strada, evento che potrebbe portare alla luce un crimine sepolto da anni e con esso molti altri segreti. Residenza per signore sole (Marsilio, 2022) di Togawa Masako si inserisce perfettamente nella tradizione del noir giapponese, con una narrazione carica di suspense e una trama ricca di colpi di scena. L’intreccio si sviluppa attraverso una struttura intrigante, in cui le vicende delle inquiline si intersecano tra loro, rivelando ul complesso mosaico di misteri che avvolge l’edificio. L’autrice riesce a tenere alta l’attenzione del lettore, disseminando indizi e false piste in un gioco narrativo raffinato e coinvolgente. A differenza del classico giallo, in cui il lettore cerca di identificare il colpevole, questo romanzo si avvicina più al genere dell'”inverted detective story”, dove il vero enigma non è tanto chi ha commesso il crimine, ma piuttosto il perché e il come si siano svolti i fatti. L’ambientazione la fa da padrone: la Residenza K diventa quasi un personaggio, trasmettendo un senso di oppressione e isolamento con la sensazione di essere intrappolati in un luogo fuori dal tempo, abitato da donne il cui passato continua a perseguitarle. L’autrice dipinge con grande sensibilità le storie delle protagoniste, mettendo in luce non solo le loro fragilità, ma anche le complesse dinamiche di convivenza e le tensioni latenti che si sviluppano tra loro. Lo stile di Togawa Masako è essenziale e diretto, riuscendo comunque a creare un’atmosfera carica di tensione. La narrazione si muove con agilità tra passato e presente, rivelando gradualmente i dettagli necessari per comprendere il quadro generale. Le descrizioni sono vivide e puntuali, con particolare attenzione ai dettagli della vita quotidiana e agli elementi culturali che caratterizzano il Giappone del dopoguerra. La critica sociale è sottile ma incisiva, e il romanzo riflette con acutezza le difficoltà e le contraddizioni della società giapponese dell’epoca, soprattutto sul ruolo delle donne e le loro limitate possibilità di autodeterminazione. Residenza per signore sole in meno di 200 pagine, affascina e cattura: è un romanzo che merita di essere riscoperto, come un piccolo gioiello.


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