Cultura & Spettacolo

IN LIBRERIA – Il vecchio scapolo, favola della vecchiaia e della giovinezza

di Eleonora Ciaffoloni -


Un viaggio indietro nel tempo e nell’adolescenza quello che si intraprende tra le pagine de Il vecchio scapolo, di Adalbert Stifter, riportato alla luce da Carbonio (2024) grazie alla nuova versione arricchita dalla traduzione di Margherita Carbonaro. È la storia del giovane Victor, un diciottenne che si ritrova a lasciare il rifugio delle mura domestiche e della famiglia (madre e sorella adottiva) per affrontare la città, le nuove avventure e un incarico nell’amministrazione statale. Un mondo nuovo, ignoto, che affronta con un’unica certezza: non si sposerà mai.

E così, accompagnato dal suo fedele volpino, inizia il suo cammino tra sentieri montani, fiumi, laghi, abeti, distese di grano e tutto quello splendore che la natura può offrire. Un cammino tra i colori, i profumi e i rumori – ma anche qualche figura umana – che si ferma nella sua prima e obbligata tappa, quella per una visita al fratello del suo defunto padre. Un anziano zio, scapolo, che vive in un vecchio monastero aperto da un lugubre cancello di ferro e avvolto dalla boscaglia. E quel luogo sembra proprio rispecchiare l’umore (e forse anche il carattere) del parente, che subito si mostra scostante, diffidente e con una routine guidata da regole precise. La prima cosa che lo zio fa è proprio quella di stabilire le regole e la seconda è avvisare il nipote che la sua permanenza in quel luogo si prolungherà. Per il giovane Victor quello sembra l’inizio di un incubo, una prigionia da cui non vede l’ora di fuggire.

Eppure, i giorni iniziano a scorrere e quella paura iniziale, quella diffidenza, sembrano trasformarsi: la convivenza tra il vecchio e il giovane prende una piega inaspettata. Anche perché quel soggiorno porterà Victor alla scoperta di un segreto, di quelli che spiegano tanto, tra passato e presente. Stifter ce lo presenta in maniera asciutta, ma allo stesso tempo intensa, e ci spiega il difficile rapporto dell’incontro tra la “candida” giovinezza e la “brusca” vecchiaia che però ha tanto da raccontare. Ne Il vecchio scapolo ci sono certezze che crollano, altre da costruire, passaggi di vita intensi, riflessioni sull’amore e sulla solitudine che cambieranno per sempre il giovane Victor, che dopo questo incontro non potrà più essere ancorato alle sue convinzioni. Una lettura immersiva per il lettore (anche in età adulta) che riesce a empatizzare grazie a una scrittura dalla straordinaria potenza emotiva, in un viaggio dell’anima che non può lasciare indifferenti.


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