Attualità

In Italia un adulto su tre è analfabeta funzionale: la classifica Ocse

di Eleonora Ciaffoloni -


L’Italia continua a posizionarsi agli ultimi posti tra i paesi industrializzati per competenze degli adulti. Ma la notizia ancor più preoccupante è quella che vede un terzo della popolazione italiana classificabile come analfabeta funzionale: sa leggere e scrivere, ma fatica a comprendere e utilizzare le informazioni. Lo conferma l’ultima indagine Ocse sulle capacità di literacy, numeracy e problem solving adattivo, che mette in luce carenze significative nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 65 anni. Gli italiani hanno ottenuto in media 245 punti nei test di comprensione dei testi, 244 punti in matematica e 231 nell’adaptive problem solving, risultati che si collocano ben al di sotto della media Ocse rispettivamente di 9, 11 e 15 punti. Il problema è particolarmente grave nel Sud Italia, dove i punteggi medi si attestano ben al di sotto della media. Al contrario, nel Nord-Est si registrano le performance migliori, in linea con i risultati medi dei paesi più avanzati. Queste disparità riflettono l’impatto delle condizioni socio-economiche sulle competenze: “La relazione tra competenze cognitive e sviluppo economico è evidente. Investire nel recupero delle regioni meridionali è fondamentale per la crescita complessiva del Paese”, afferma Natale Forlani, presidente dell’Inapp. Fortunatamente, in questa palude si nasconde un segnale di speranza: i giovani tra i 16 e i 24 anni ottengono risultati superiori rispetto al resto della popolazione. Tuttavia, il divario generazionale è evidente: tra i giovani e gli adulti di 55-65 anni si osservano differenze sostanziali in tutti i campi, segno di un progressivo deterioramento delle competenze con l’età. Il 35% degli italiani si colloca ai livelli più bassi della scala Ocse per la comprensione dei testi, riuscendo a gestire solo frasi semplici o elenchi strutturati. Un ulteriore 11% non va oltre semplici operazioni aritmetiche. Solo il 5-6% degli italiani eccelle nei test, a fronte di una media Ocse del 12-14%. In ambito matematico, più di un terzo degli adulti incontra difficoltà in compiti che richiedono passaggi multipli, come risolvere una proporzione. Questo dato riflette un problema diffuso nella capacità di analizzare grafici e tabelle o di effettuare calcoli complessi. Tutti dati e segnali che tornano a ribadirci l’importanza di investire nell’istruzione per migliorare le competenze e diminuire la categoria analfabeta funzionale. Perché gli adulti con un titolo di studio terziario ottengono punteggi significativamente superiori rispetto a chi ha un livello di istruzione inferiore, ma solo il 20% della popolazione adulta italiana possiede una laurea. L’Italia resta al quartultimo posto della classifica Ocse, seguita da pochi paesi come Cile e Lituania. Senza interventi strutturali e investimenti mirati rischiamo di rimanere indietro, con gravi conseguenze per lo sviluppo economico e sociale.


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