Attualità

In Francia la “carica” di Mélenchon e la proposta di Bayrou per un’intesa nazionale

di Giorgio Brescia -


Terminate le manifestazioni di vittoria della sinistra per aver sbarrato a Marine Le Pen il passo finale verso il governo del Paese, la Francia continua ad interrogarsi sull’esito di un voto che stabilizza come fortemente incerta la situazione politica e non si arresta la “carica” della sinistra radicale: “Abbiamo diversi candidati da presentare tra gli Insoumis” per il posto di primo ministro. A dichiararlo, il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, intervenendo su LCI pe ribadire la voglia di far contare di essere il principale partito della coalizione che ha ottenuto la maggioranza relativa, il Nuovo Fronte Popolare composto anche da socialisti, comunisti e ecologisti e confermatosi il terzo partito francese per numero di eletti, dopo il Rassemblement National e La République En Marche.

Interrogato sulla propria candidatura, il leader di LFI ha rifiutato ancora una volta di escludersi. “Non si può dire senza motivo ‘non lui o non lei'”, ha affermato, ribadendo di sentirsi “in grado” di rivestire l’incarico. Mélenchon ha infine risposto positivamente alla domanda se il nome del candidato della sinistra per Matignon sarà noto entro la settimana.

Il presidente di MoDem, il centrista François Bayrou, quasi rispondendo alla “carica” di Mélenchon, propone invece un’intesa che va dalla sinistra, senza La France Insoumise, alla destra escludendo il Rassemblement National. Intervenendo su Tf1, Bayrou ha fatto notare che dopo le legislative in Francia “non c’è una maggioranza, siamo in una situazione in cui non c’è un vincitore”, anche se il Nouveau Front populaire è arrivato primo. Per costruire una maggioranza, i deputati dovranno allora creare un’intesa che lavorerà insieme per il bene del paese. Va dalla sinistra fuori da LFI alla destra senza il Rassemblement national”, ha affermato.

Commenta l’esito del voto francese la premier Giorgia Meloni arrivando negli Usa per il vertice Nato: “La lettura della sconfitta del Rassemblement National” di Marine Le Pen in Francia “mi sembra semplicistica: nessuno può cantare vittoria. C’erano tre schieramenti, nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare da solo e all’interno di alcuni di questi schieramenti ci sono differenze molto evidenti, quindi vedremo che cosa accadrà. Il risultato del ballottaggio è che nessuno ha vinto le elezioni”.

“La formazione del governo non sarà facile – ha osservato la presidente del Consiglio -. Per esperienza personale dico che è più facile governare quando si condividono delle idee, piuttosto che quando si condivide un nemico”.


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