PRIMA PAGINA-In arrivo un autunno rovente per la maggioranza
Se l’estate è stata decisamente calda per governo e maggioranza, quello in arrivo si preannuncia un autunno rovente. Dopo una ripresa post vacanze che sembrava in discesa, il quadro politico è repentinamente mutato, nel giro di sole due o tre settimane e su diversi fronti decisamente rilevanti. Archiviata la faida balneare sullo Ius scholae – come confermato anche dal voto contrario espresso mercoledì dai deputati di Forza Italia a un emendamento sul tema presentato al decreto Sicurezza – il lavoro di tessitura fatto attorno a Raffaele Fitto per garantirgli un ruolo di peso nella prossima Commissione Ue rischia di essere mandato all’aria dall’impuntatura del gruppo europeo dei socialisti. La triangolazione tra Weber, Tajani e Meloni per fare in modo che “all’Italia fosse riconosciuto il ruolo che merita” non si è chiusa, come era invece sembrato in un primo momento o, almeno, non ancora. La vicepresidenza esecutiva per l’attuale ministro del Pnrr è tornata in bilico e l’invito, assolutamente pretestuoso, rivolto a Ursula von der Leyen di non affidare incarichi di peso a esponenti dei conservatori dell’Ecr ha fatto slittare di una settimana la presentazione della nuova squadra della Presidente della Commissione. Una brutta grana che ha spiazzato lo stesso Pd. Il tutto, nei giorni in cui il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rassegnava le dimissioni a causa del caso scoppiato attorno a Maria Rosaria Boccia e al dicastero di via del Collegio Romano, che rischia di avere ripercussioni anche sul G7 della Cultura. Un caso, il Bocciagate, che ha provocato una serie di eventi a cascata. Se già il passo indietro di Sangiuliano e le modalità in cui e per le quali è avvenuto rappresentava un problema in sé per sé, di certo anche le indagini della Corte dei Conti e quella della procura di Roma aumentano le criticità. Ma ad aggravare la situazione è il fatto che l’imprenditrice di Pompei sembra ormai essere una vera e propria mina vagante e c’è il timore che possa arrecare ulteriori danni al governo. Anche chi, dagli ambienti della maggioranza, in Transatlantico ce ne parla come di una “mitomane” non nasconde la paura che possa comunque rappresentare ancora un problema, tanto che l’insofferenza a Palazzo Chigi pare sia galoppante. Soprattutto dopo che la Boccia ha tirato in ballo Arianna Meloni, oltretutto per quanto riguarda la sua nomina, poi sfumata, a consigliera del ministro della Cultura per i Grandi eventi. Che sia vero o meno quanto insinuato dalla quarantunenne, di certo le sue parole toccano un tasto dolente, probabilmente di proposito. A fatica e non senza polemiche, ad agosto si era provato a mettere la parola fine a quelle derubricate dal governo solamente come voci prive di fondamento, ovvero all’ipotesi che la partita degli incarichi affidati dal governo fosse nelle mani della dirigente di primo piano di Fratelli d’Italia, nonché sorella della premier. Adesso, con le bordate della Boccia, la questione rischia, invece, di deflagrare con ancora più veemenza di prima. Infine, a breve, ad agitare ancora di più gli animi della maggioranza ci saranno i vari dossier relativi alla Manovra che arriveranno sul tavolo del governo in un autunno rovente e si annunciano momenti di tensione. Gli umori già non sono granché buoni, soprattutto in Forza Italia dove regna la perenne sensazione di dover rincorrere gli alleati, in particolare la Lega. Sull’ipotesi che il partito di Antonio Tajani possa proporre la reintroduzione di qualche bonus edilizio con la legge di Bilancio un deputato azzurro ha risposto alzando gli occhi al cielo per poi aggiungere: “ci andrà bene se riusciremo a portare a casa l’aumento delle pensioni minime e qualcosa sugli alloggi per gli studenti universitari”. Un altro forzista si mostra invece più battagliero nel rivendicare il ruolo del partito nella maggioranza. Poi, in merito al dietro front cui è stata costretta Forza Italia in Aula sulla questione delle detenute madri nel corso dell’esame del decreto Sicurezza, anche lui alza gli occhi al cielo. È in arrivo un autunno rovente? “Si” risponde, e spalanca le braccia.
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