Cronaca

Omicidio Giulia, la pm: “Da Impagnatiello narcisismo mortale”

di Cristiana Flaminio -


“Narcisismo mortale”: arriva la requisitoria del pubblico ministero Alessia Menegazzo sull’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. La pm ha dichiarato che, dalle risultanze dell’indagini e all’esito del dibattimento, risultano elementi per i quali Impagnatiello ha portato avanti “per mesi” il piano per “eliminare Giulia” e il figlio che portava in grembo Thiago poiché “considerati un ostacolo” alla nuova vita con l’amante che il barista avrebbe voluto avviare. “Un quadro criminoso”, per il pubblico ministero, portato avanti “con lucidità e controllo”, senza “raptus o blackout ma con rabbia fredda e l’obiettivo di inscenare la scomparsa di Giulia, con l’evidente scopo di simulare un suicidio”. Un piano che ha avuto come punto di svolta quello che il magistrato ha definito “un viaggio nell’orrore, un omicidio tra i più efferati”. Ma non per impeto bensì Impagnatiello, secondo il pm, ha “semplicemente cambiato la strategia in un progetto già premeditato, cominciato con l’avvelenamento di Giulia e Tiago dal dicembre 2022 e, dopo l’incontro tra lei e l’altra ragazza, lui ha colto l’occasione al volo e come un giocatore di scacchi ha fatto l’ultima mossa”.

Per l’accusa: “Il dibattimento ha consegnato prove certe. La decisione qualunque sia sarà serena e basata su prove certe e incontrovertibili”. Quello di Milano è stato “un processo faticoso, non indiziario, un articolato dibattimento che ha consentito a tutte e parti di arrivare alla formazione della prova: la perizia disposta d’ufficio dalla corte d’Assise, tutte le testimonianze e il materiale prodotto hanno dato un apporto significativo e un quadro chiarissimo”. E ancora: “Impagnatiello ha confermato la sua responsabilità, ha ammesso i fatti quando aveva le spalle al muro, anche se ha tentato ancora una volta di manipolare la realtà dei fatti. La sua – ha aggiunto la pubblica accusa – non è una confessione spontanea, ma ha parlato quando gli indizi erano schiaccianti”.


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