Immobiliare, accelerano le vendite di case efficientate
Segno positivo per il 2024 del mercato immobiliare, crescono le compravendite residenziali dell’1,5% e del 5% delle prime case, accelerano quelle delle abitazioni meno energivore. Il bilancio, nel Report Fiaip Monitora Italia in collaborazione con Enea, in particolare per il focus sull’efficientamento energetico degli immobili. Una soglia di analisi che per Enea fa registrare anche una maggiore maturità del mercato: “Gli operatori – constata Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento di Efficienza energetica – sia dal lato della domanda che dell’offerta appaiono sempre più capaci di quantificare in maniera adeguata il valore aggiunto conferito a un immobile residenziale da prestazioni energetiche. Perciò occorre attuare misure di promozione dell’efficienza energetica efficaci dal punto di vista degli obiettivi energetici e climatici, ma anche sostenibili dal punto di vista finanziario ed eque rispetto alle disparità socioeconomiche”.
Nel 2024 è migliorato l’apprezzamento per la qualità energetica dell’immobile (+4%) che si riflette sulla crescita delle compravendite di trilocali in classe C (+32%), D (+10%), E (+16%) rispetto all’anno scorso, seppur il maggior numero di transazioni interessi ancora immobili in classe G (per circa un terzo degli agenti immobiliari). L’Ape, l’Attestato di Prestazione Energetica viene percepito sempre più dagli acquirenti (+9%) come valido strumento per orientarsi verso abitazioni meno energivore il cui acquisto cresce: per le villette a schiera diventano prevalenti le compravendite in classe energetica E (nel 2023 era la F), mentre per le case unifamiliari gli acquisti di case in classi energetiche F ed E superano entrambe la classe G, principalmente per il fatto che le unità indipendenti riescono ad accedere più agevolmente al processo di efficientamento energetico rispetto agli appartamenti in condominio, in quanto svincolate da obbligatorie burocrazie condominiali.
Inoltre, per la prima volta, le abitazioni di pregio maggiormente compravendute sono in classe A1 (13,02%), seppur per poco, rispetto a quelle in classe G (12,78%), segno che il processo di efficientamento energetico per la fascia alta del comparto immobiliare è cresciuto. Così come risulta particolarmente significativo il fatto che la qualità energetica, nella valutazione della casa da acquistare, non è più all’ultimo posto ma si colloca subito dopo l’ubicazione e la tipologia, a riprova di una maggiore consapevolezza nei cittadini dell’utilità e dell’importanza di avere una casa meno energivora anche in considerazione del caro vita e dei ripetuti rincari energetici nelle bollette.
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