Immigrazione, il governo Uk vuol copiare il modello Italia
È cambiato il vento, in Europa, sul fronte dell’immigrazione e l’Italia, da cattiva frontiera diventa un modello e un esempio anche per la Gran Bretagna. Il Telegraph rivela che il nuovo primo ministro, il laburista Keir Starmer avrebbe intenzione di studiare a fondo la strategia italiana che ha consentito di abbattere il flusso di ingressi alle frontiere. Starmer avrebbe intenzione di incontrare Meloni già in questo fine settimana per comprendere gli elementi centrali della strategia per contenere non solo gli arrivi ma anche gli sbarchi e i viaggi della speranza nel Canale della Manica. La decisione del primo ministro inglese arriva a distanza di poche settimane da quella legata alla cancellazione del piano di trasferimento coatto in Ruanda per gli immigrati irregolari. Una soluzione proposta dai conservatori che, evidentemente, non s’è dimostrata all’altezza dei risultati sperati. I viaggi della speranza dalla Francia al Regno Unito, nonostante le politiche tory, sono proseguiti e, oltre agli arrivi sono aumentati anche gli incidenti e le morti in mare. Al solito, la realtà vince sull’ideologia e sulle prese di posizione. Chi credeva che la fine del progetto Ruanda facesse da prodromo a una nuova era di arrivi nel Regno Unito è stato smentito seccamente. Dai fatti e dalle scelte del nuovo governo. E il fatto che sia proprio Starmer, primo premier laburista dai tempi di Gordon Brown, a proporsi di lottare contro il dramma dell’immigrazione rappresenta un segnale importante di cambiamento in tutta Europa. Già, perché sul fronte dell’immigrazione tutti, dopo anni e anni di polemiche e belle parole, stanno iniziando a chiudere le frontiere. Nei giorni scorsi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rivendicato il diritto “a decidere noi chi entra in Germania” ponendo fine alla politica delle porte aperte inaugurata da Angela Merkel nell’ormai lontano 2015. “Starmer spera di imparare dal governo italiano”, scrive il Telegraph sancendo il passaggio dell’Italia a modello per la lotta all’immigrazione illegale e su questo fronte la collaborazione tra Roma e Londra, già iniziata nei mesi scorsi, si rafforzerà ulteriormente.
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