Esteri

Immigrazione in Uk, Starmer passa alla linea dura

di Ernesto Ferrante -


Dopo le proteste di cittadini comuni e militanti di estrema destra in diverse città della Gran Bretagna e i circa 700 nuovi arrivi sulle coste l’11 agosto, dopo il sistematico attraversamento della Manica in gommone, il governo laburista guidato da Keir Starmer ha fatto dietrofront, presentando provvedimenti restrittivi contro l’immigrazione illegale. “Stiamo adottando misure forti e chiare per rafforzare la sicurezza alle nostre frontiere e garantire il rispetto e l’applicazione delle regole”, ha dichiarato il ministro degli Interni Yvette Cooper. Chi si aspettava cambiamenti radicali dopo 14 anni di governo conservatore, è costretto a dover fare i conti con la dura realtà. Al suo insediamento, Starmer aveva promesso di gestire l’immigrazione in maniera più “umana”, riducendo al contempo il numero di immigrati, sia legali che illegali. Per raggiungere questo obiettivo, il ministro Cooper vuole dare il via ad una caccia ai contrabbandieri. “Fino a 100 nuovi agenti specializzati nell’intelligence e nell’investigazione saranno dispiegati all’interno della National Crime Agency (Nca) per combattere queste ’bande’ e quindi prevenire le pericolose traversate in barca”, si legge nel comunicato governativo. In programma anche un aumento delle espulsioni: “Il personale verrà riassegnato per aumentare il numero di deportazioni dei richiedenti asilo respinti, che è diminuito del 40% dal 2010”. Previsto un “potenziamento” degli organici, con circa 300 agenti “riassegnati all’esame di migliaia di casi di richiedenti asilo respinti e di rimpatri, compresi i rimpatri forzati e volontari”.


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