Hot parade
Sale: Ilary Blasi. Fermi tutti. Un’altra sensazionale novità nel caso del divorzio tra Totti e Ilary Blasi. Spunta la nuova (vera? presunta?) amante del Pupone, la signorina Jacobelli, già ex fiamma del signor Mbappé, il centravanti che va a voile et a vapeur. “Vedo Gente, non borse”, sorride Ilary che sfotte il “traditore seriale” citando il settimanale che ospita il sensazionale scoop che aggiunge un’altra stravagante puntata della soap opera che ha appassionato l’Italia e travolto la geometria, trasformando il più classico dei triangoli, in un quadrato. E non finisce qui.
Stabile: Justin Trudeau. Manco i suoi lo vogliono più. Figuratevi i canadesi. Justin Trudeau, nove anni al governo più liberal e woke, l’uomo che sussurrava agli arcobaleni è finito così in basso nei sondaggi che il suo stesso partito gli chiede di dimettersi e di non presentarsi, manco per scherzo, alle prossime elezioni. E non è manco chissà che novità. Go woke, go broke, signor Trudeau.
Scende: Tecla Insolia. C’è chi è diventato famoso per una canzone, chi per un album. Chi per un acuto, chi per un’interpretazione, chi per un riff, un assolo, una copertina di un album. Nessuno, finora, era diventato famoso (se così si può dire) per essersi presentato su un red carpet (a che titolo?) con l’ascella pelosa. Forza Tecla, mo’ però facci sentire che canti. Se canti.
*di Simone Donati
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