Ilaria Salis è il vero mondo al contrario
Ilaria Salis: due parole e nessuna garanzia. O meglio, è una grande garanzia per la destra averla all’opposizione, viste le ultime uscite pubbliche dell’europarlamentare che non sono sfuggite agli utenti social e alla stampa. Le persone cominciano a chiedersi perché la Salis rappresenti una discreta fetta di italiani al Parlamento Europeo ma no, forse nemmeno chi l’ha votata, adesso, trova una risposta. Diciamocelo, chi ha scelto di far eleggere la fu detenuta in Ungheria ha messo in atto il cosiddetto “voto di protesta”. Erano convinti (ne parliamo al passato con un briciolo di speranza) che quel voto potesse rappresentare un segno di ribellione, di anticonformismo, di libertà dal classico establishment a cui siamo abituati. Eppure, proprio lei che le istituzioni sembra non averle mai particolarmente amate, per tornare in Italia prima del previsto, ha dovuto varcare la soglia di una delle massime istituzioni, quella di Bruxelles, dove si decidono anche le sorti di quanto accade nel Bel Paese. Incoerenze a parte, che cosa ci porta oggi la Salis? Quale è il valore aggiunto che la “sua” politica porterebbe all’Italia? Fortunatamente questa domanda se la sta facendo anche lo stesso partito che l’ha scelta e fatta eleggere, ovvero Avs, di Bonelli e Fratoianni che più che due politici ci ricordano due Robin Hood difettati. Uno dei fedelissimi del partito, Francesco Emilio Borrelli, nel corso dell’ultima puntata de L’Aria che tira su ha esordito dicendo: “Non la conosco e non la penso come lei. Non è del mio partito, l’hanno eletta con i voti del nord-ovest, non con i nostri”. Lui, che da sempre ha fatto del contrasto alle occupazioni abusive un mantra, non può che vedere negativamente le posizioni convintamente (beata lei!) espresse dalla Salis, che sui suoi social ha continuato a dire che “gli occupanti eliminano muffa e sporcizia, imbiancano le pareti e cambiano i sanitari”. Ma che dolci che sono e che brutte persone che siamo noi a non lasciarli entrare? Effettivamente, se ci pensate un attimo, che senso ha farsi il mazzo per una vita, leggere, studiare, imparare a fare lavori di qualunque genere per comprare una casa quando puoi, senza nemmeno avere le chiavi, entrare in quella di un altro? Che senso hanno, quindi, le parole sacrifici, proprietà privata, mutuo? Se è tutto un abbaglio (spoiler, lo è solo per lei), allora non è forse questo il vero mondo al contrario?
Finché in Italia ci saranno persone come Ilaria Salis che parlano, votano, e hanno diritto di legiferare, beh, forse è il caso di dire che davvero siamo in democrazia e che lei è la prova vivente che noi non mettiamo a tacere nessuno. Ma proprio nessuno.
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