Politica

Il Wsj e quei dubbi sulle condizioni psicofisiche di Biden

di Giovanni Vasso -


I dubbi sulle condizioni psicofisiche del presidente Joe Biden preoccuperebbero i funzionari della Casa Bianca. Almeno secondo quanto riporta il Wall Street Journal che ha riferito le perplessità di almeno 45 dirigenti e rappresentanti delle più alte istituzioni statunitensi sullo stato di “forma”, pessimo, del presidente americano. Il racconto del quotidiano Usa rappresenta una sorta di diario degli ultimi mesi dell’amministrazione Biden. Il protagonista sarebbe in piena fase di decadimento. Biascica, parla piano e in maniera confusa. Si affiderebbe a note scritte per evitare di incespicare negli incontri pubblici eppure, nonostante tutto, il risultato non sarebbe dei più rassicuranti. Da lui, hanno lamentato i funzionari, “dichiarazioni incomprensibili” pronunciate persino “sulla base di appunti scritti”. Ma il caso più grave, citato proprio dal Wsj, riguarderebbe una delle riunioni decisive per rifinanziare gli aiuti militari concessi all’Ucraina. Quelli, per intenderci, avvenuti a febbraio scorso durante la crisi politica che aveva portato più volte i dem sotto, in termini di maggioranza, rispetto ai Repubblicani e messo in discussione il prosieguo dell’impegno americano sul fronte dell’Est europeo. “A volte parlava così piano che alcuni non riuscivano nemmeno a sentirlo”, spiega il quotidiano descrivendo un presidente stanco, provato, che “si affidava a note scritte per affermazioni ovvie, faceva spesso delle pause chiudendo gli occhi per tanto tempo da far pensare che si stesse spegnendo”.

Il diario sulle condizioni psicofisiche di Biden si inserisce nel grande dibattito americano in vista delle Presidenziali. E riporta l’attenzione sulla capacità dell’inquilino attuale della Casa Bianca a svolgere le delicatissime mansioni che il ruolo di uomo più potente del pianeta discendono dall’elezione. Solo qualche giorno fa, a Philadelphia, Biden aveva risposto piccatissimo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se, in caso di elezione e doppio mandato, avrebbe onorato i quattro anni del ruolo o, a un certo punto, avrebbe preferito cedere il passo (e il potere) alla sua vice Kamala Harris. “Stai bene? Sei caduto, hai battuto la testa?”, gli ha replicato arrabbiato Biden che non è nuovo a sfuriate in pubblico.


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