Attualità

Il via dei rimpatri accelerati alle frontiere italiane, dopo anni di dibattito Ue sul nuovo Patto

di Angelo Vitale -


I primi rimpatri veloci. Sono stati rimpatriati i primi due cittadini stranieri grazie alle procedure accelerate alle frontiere. Lo fa sapere con un post su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantadiosi. “Un efficace strumento di contrasto all’immigrazione irregolare – scrive il titolare del Viminale – inserito, anche grazie all’Italia, nel nuovo Patto Migrazione e asilo. Anche grazie all’Italia, procedure più veloci per il rimpatrio dei migranti irregolari”.

Gli effetti nel nostro Paese del nuovo Patto. “La storia è fatta”, aveva detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola nell’aprile scorso dopo l’approvazione di massima. Un pacchetto di regolamenti per un accordo frutto di un lunghissimo negoziato cominciato quattro anni prima, nel 2020, con un rimpallo continuo tra Commissione, Consiglio e Parlamento. Mentre era naufragato otto anni fa, nel 2016, un precedente tentativo di dare finalmente il via a un riforma delle regole comuni sull’asilo, il Regolamento di Dublino.

In giugno un altro faticoso passo in avanti, con i ministri degli Interni dell’Unione europea, riuniti in Lussemburgo al Consiglio Affari interni, a raggiungere un accordo sul nuovo Patto sulla migrazione, un complesso mosaico di provvedimenti. Ancora ore e ore di negoziato, ancora tentativi di voto. Alla fine, un sostegno ampio. Contrari solo Ungheria e Polonia. Astenuti Malta, Slovacchia, Lituania e Bulgaria. Tutti gli altri a favore, Italia compresa.

Soddisfatta tre mesi fa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, soddisfatto il ministro Matteo Piantadosi per l’impulso impresso dal nostro Paese a misure che non fossero, dopo tanti anni, solo regole che non tenessero in conto le ragioni vere degli Stati: “L’Italia non sarà il centro di raccolta degli immigrati per conto dell’Europa. L’Italia ha avuto una posizione di grande responsabilità e ha trovato corrispondenza da altri Paesi: abbiamo cercato di rendere attuabili le procedure di frontiera, processo che noi riteniamo debba andare avanti”.

Oggi, messo in pratica qui da noi questo Patto, con i primi due rimpatri veloci. Auspicabile che serva a tagliare corto con dibattiti animati solo dalla polemica politica.


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