Attualità

Il terzo mandato voluto dalla Lega dimezza FdI in Trentino

di Angelo Vitale -

Maurizio Fugatti


In Regione Campania Vincenzo De Luca con il fiato sospeso in attesa della sentenza della Consulta sulla “sua” legge regionale per il terzo mandato, a molti chilometri di distanza piena frattura nel centrodestra in Trentino sullo stesso tema, dopo il via libera del Consiglio provinciale di Trento per il terzo mandato di Maurizio Fugatti promosso dalla Lega (sarebbe il Fugatti ter) che spacca Fratelli d’Italia e che passa grazie ai voti di due esponenti di Fratelli d’Italia, che ora annunciano l’uscita dal partito guidato da Giorgia Meloni.

Il Consiglio provinciale ha oggi approvato il disegno di legge sul terzo mandato che era stato presentato dalla Lega e che porta a tre i mandati massimi consecutivi per i presidenti della Provincia autonoma di Trento.

Una proposta che, al termine del voto, è passata con 19 voti favorevoli e 16 contrari, grazie alla spaccatura consumatasi nel gruppo di Fratelli d’Italia ove due suoi esponenti, i consiglieri provinciali Carlo Daldoss e Christian Girardi, hanno alla fine votato a favore mentre gli altri due contro: il coordinamento trentino di FdI aveva in precedenza ribadito il no al terzo mandato, sottolineando l’assenza di imposizioni da Roma e la decisione autonoma del gruppo locale. Daldoss e Girardi hanno ora annunciato di voler lasciare il partito di Fratelli d’Italia.

L’episodio riflette tensioni tra Lega e FdI, già emerse in passato sul governo trentino. Tensioni conosciute ed ammesse anche a livello nazionale. Nel dicembre di due anni fa il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, aveva detto: “Il livello massimo di tensione tra noi e la Lega c’è stato sulla vicenda del Trentino. La questione era locale, ma non solo locale, perché di mezzo c’era il rispetto della parola data, che tra alleati è fondamentale”. Una questione che ora non potrà rimanere irrisolta, il partito di Meloni deve fare i conti con il dimezzamento della sua rappresentanza nel Consiglio provinciale di Trento.


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