Il terremoto 44 anni dopo: Piantedosi in Irpinia, il dramma nel video dei Vigili del Fuoco
Il terremoto dell’Irpinia 44 anni dopo. “Oggi insieme al collega Musumeci sarò a Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, per portare la vicinanza del Governo a tutta la comunità dell’Irpinia ancora segnata nel cuore dall’indelebile ferita provocata dal terremoto che 44 anni fa colpì questo straordinario territorio. Un tragico giorno in cui migliaia di persone persero la vita. A loro va il nostro commosso ricordo. Una immane catastrofe da cui nacque un moto solidaristico e una mobilitazione senza precedenti della società civile e che rappresentò uno spartiacque nella storia del Paese. Fu in quei momenti che maturò la consapevolezza della necessità di dotarsi di un Sistema nazionale di protezione civile, che oggi non è solo un punto di riferimento per tutti i nostri cittadini ma un modello d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ricordando le vittime del sisma che colpì l’Irpinia il 23 novembre 1980.
Il drammatico ricordo del sisma anche nell’iniziativa dei Vigili del Fuoco di Avellino che hanno voluto rendere onore, con un filmato che pubblichiamo qui sotto, “alle vittime e ai feriti che 44 anni fa subirono la violenza della natura nel terremoto in Irpinia. E vogliono altresì ricordare l’opera e i sacrifici di quanti, appartenenti allo Stato e volontari, si adoperarono per portare soccorso a quelle sfortunate popolazioni”. “Vogliamo ricordare – dice una nota del Corpo dei caschi rossi – l’immane lavoro svolto dai nostri colleghi Vigili del Fuoco, ai quali furono richiesti fatiche e sacrifici personali senza precedenti, per fronteggiare una situazione straordinaria come quella che si verificò in Irpinia. Vogliamo umilmente celebrare un’Italia che, quarantaquattro anni fa, il 23 novembre 1980, soffrì una ennesima tragedia che comportò morti e distruzioni nelle province di Avellino, Salerno e Potenza e danni nelle altre città delle regioni di appartenenza della Campania e della Basilicata”.
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