Il successo di Forza Italia alle elezioni europee. Intervista a Daniela Ternullo
La senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo
Del risultato di Forza Italia alle elezioni europee si parla come di un successo e non potrebbe essere diversamente. Con la scomparsa di un leader carismatico come Silvio Berlusconi il rischio debacle era oggettivamente dietro l’angolo, eppure gli azzurri hanno dimostrato di saper reagire, ripartendo dai territori e lavorando pancia a terra per costruire quel consenso che li ha portati a imporsi come la seconda forza della coalizione. Senza dubbio ad alzare l’asticella sono state le percentuali della Sicilia, dove Forza Italia ha toccato il 24% risultando il primo partito. Ne abbiamo parlato con la senatrice siracusana Daniela Ternullo con la quale abbiamo provato a immaginare anche i prossimi scenari che si apriranno in Europa.
Il risultato di Forza Italia in Sicilia è stato determinante per raggiungere la percentuale del 9,6 a livello nazionale. A cosa è dovuto questo successo?
“Il successo di Forza Italia in Sicilia è frutto di un lavoro di squadra intenso e costante. Abbiamo ascoltato le esigenze dei cittadini, proponendo soluzioni concrete e mirate. La nostra presenza sul territorio, insieme all’impegno infaticabile dei nostri candidati e militanti, ha costruito un rapporto di fiducia e vicinanza con gli elettori, riflettendosi in questo straordinario risultato. In Sicilia siamo il primo Partito in assoluto per la nostra capacità di rispondere prontamente alle istanze locali. Questo ha fatto la differenza”.
Il suo partito guida la Regione con Renato Schifani. Quanto hanno contribuito le politiche sul territorio al risultato delle europee?
“Ripeto, la nostra forza è il radicamento sul territorio. Ci siamo da trent’anni e rappresentiamo una certezza. Un punto di riferimento per i cittadini, spesso spaesati da continui capovolgimenti di governo, soprattutto come è stato negli ultimi anni a livello nazionale. Le politiche attuate dal governo regionale hanno avuto un impatto significativo sul risultato delle elezioni europee. Non a caso l’onorevole Marco Falcone, che ha raggiunto le centomila preferenze, in questi due anni alla guida dell’Assessorato regionale all’economia ha finalmente garantito ordine ai conti siciliani. Questo, unito all’impegno di Forza Italia, ha rafforzato la fiducia degli elettori, contribuendo in modo decisivo al nostro successo”.
Il sorpasso sulla Lega cambierà gli equilibri all’interno della maggioranza?
“Il nostro segretario nazionale aveva posto come obiettivo quello di arrivare al 10%. In questa tornata elettorale lo abbiamo addirittura superato. Ciò rappresenta il valore di quanto lavoro è stato fatto dalla base per arrivarci. Certo, il sorpasso sulla Lega è un segnale positivo che evidenzia la forza e la crescita di Forza Italia. Tuttavia, siamo parte di una coalizione unita e coesa. Il nostro obiettivo comune è il benessere del Paese e continueremo a lavorare insieme, contribuendo con le nostre idee e proposte a migliorare l’Italia”.
Guardando ai risultati dell’intera Europa, è possibile andare oltre la ‘maggioranza Ursula’ e tentare la strada di una Commissione sostenuta da un’alleanza di centrodestra?
“I risultati delle elezioni europee mostrano un cambiamento significativo nel panorama politico europeo, penso per esempio a quanto accaduto in Francia. È certamente possibile dialogare con tutte le forze politiche, fermo restando che Forza Italia è saldamente dentro il Partito Popolare Europeo. Per storia siamo una forza moderata e liberale, che, come in Italia, vuole continuare a proporre dei temi specifici anche in Europa. Penso al diritto alla casa, al lavoro, alla riduzione della pressione fiscale e alla difesa delle nostre imprese. Per continuare a sostenere le nostre battaglie, ritengo che non ci sia strada migliore che farlo all’interno del Ppe, il quale è la nostra casa politica”.
È ipotizzabile immaginare un italiano alla guida della Commissione europea? Tajani, vista la sua prestigiosa esperienza nelle istituzioni europee, potrebbe essere la mossa a sorpresa di Giorgia Meloni?
“Un italiano alla guida della Commissione Europea sarebbe un grande onore per il nostro Paese e una testimonianza della nostra competenza e capacità. Antonio Tajani, con la sua pluridecennale esperienza nelle istituzioni europee, rappresenta in ogni caso una personalità forte, credibile e che gode di rispetto internazionale. Non a caso sta svolgendo in modo egregio il suo ruolo di ministro degli Esteri, rappresentando al meglio l’Italia, come non accadeva da anni. La sua conoscenza e il suo impegno sono un valore aggiunto per il nostro Paese e per l’Europa intera. Ecco perché Forza Italia crede in lui e lo ha confermato alla guida del nostro partito”.
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