Attualità

Silenzio Pd su Bisinella: sottratti 150mila euro a una Fondazione

di Angelo Vitale -


“Un vortice”, “debolezze personali” che lo hanno costretto a rivolgersi “ad un centro specializzato”: Pietro Bisinella dice pure con orgoglio di “metterci la faccia” ma, intanto, finora non ha restituito i 150mila euro che ha ammesso di aver sottratto alla Fondazione Provinciale Bresciana per l’Assistenza Minorile onlus di cui era presidente fino all’estate scorsa. Un nome non da poco, il suo. Consigliere comunale e presidente del Consiglio della municipalità di Leno, poco meno di 15mila anime, ove è stato anche sindaco. Tessera Pd, per Bisinella. E frequentazioni rilevanti: una foto lo ritrae al fianco del due volte presidente del Consiglio dei ministri Massimo D’Alema. Ma non solo. Per quattro anni, dal 2009 al 2013, segretario provinciale del partito guidato, a livello nazionale, da Elly Schlein. Eletto con il 66,6% delle preferenze dall’assemblea del partito dopo aver registrato il 44% nelle Primarie popolari.

Il mistero sul “buco nero” in cui è finito l’esponente Pd – i media locali stigmatizzano il suo comportamento riportando i commenti dei politici avversari e dei cittadini indignati per gli ammanchi perpetrati ai danni dei bisognosi, ogni volta con prelievi da decine di migliaia di euro – è solo pari a quello riscontrato oggi nel registrare che un così grave episodio non abbia finora provocato alcun commento nel Pd, né a livello locale e nemmeno a livello nazionale.

La vicenda, infatti, è tutta politica, oltre che caratterizzata da un riserbo che non fa trapelare la natura delle “debolezze” di Bisinella. Perché su quella poltrona di presidente, in un Cda caratterizzato dal rigoroso rispetto della “nomenclatura” come accade da decenni ovunque in Italia ad ogni latitudine geografica e politica nonostante il “passaggio” da una Repubblica all’altra, ce lo aveva messo un suo compagno di partito, l’allora vertice della Provincia Samuele Alghisi, per chissà quali competenze professionali oltre che politiche: forse ancorandola al passato di Bisinella quale coordinatore dei Corsi per Operatori Sociali di cui si legge in Rete. Un Pd in quella amministrazione Alghisi – questa sarà veramente tutta un’altra storia? – in piena frattura per le differenti valutazioni sul Piano cave da adottare. E caratterizzato da accuse al calor bianco nelle quali lo stesso Bisinella si era contraddistinto.

Tornando alle più recenti cose terrene, Bisinella i soldi non li ha ancora restituiti, promettendo però di farlo al più presto. I siti web bresciani scrivono di ipoteche o forse fideiussioni su due appartamenti di sua proprietà che dimostrerebbero i buoni propositi di Bisinella. Che intanto si è dimesso da tutte le cariche, in Fondazione e in Comune. Sperando forse che il tempo faccia a tutti dimenticare questa bruttissima vicenda ed altre in cui potrebbe finire: il sito web QuiBrescia scrive di ammanchi, anche se per importi minori, pure durante la sua presidenza dell’Istituto Ciechi.


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