Il ritorno della grande musica a Stresa
Il ritorno della musica classica a Stresa con la 63esima edizione del Festival del lago Maggiore, che si può considerare un vero e proprio “arcipelago musicale”, di cui a luglio è stata data un’anteprima con contaminazioni di musica jazz, elettronica e altre musiche di confine, ora si concentra su due isole, la ‘antiqua’ e l’’isola classic”.
Il 17 agosto scorso il festival ha preso avvio con il ‘Giardino armonico’, prestigioso ensemble di musica barocca diretto da Giovanni Antonini che, su musiche di Haydn e Vivaldi, ha ospitato il violinista russo Dmitry Smirnov. Domenica 18 agosto la compagnia vocale e strumentale ‘La Tempete’, fondata e diretta da Simon-Pierre Bestion, presenta “Vespro. A Jubilant Sound Experience”, ripresa del capolavoro di Monteverdi “Vespro della Beata Vergine”, che garantisce una potente immersione sensoriale dell’ascoltatore al centro di una potente materia sonora. Lunedì 19 agosto sarà la volta, a Villa Ponti ad Arona, del concerto del duo formato da Teodoro Baù ( viola da gamba) e Andrea Buccarella (clavicembalo), su musiche di Corelli, Bach e Handel. La violoncellista ungherese Ditta Rohmann sarà protagonista delle meditazioni sulle Suite di Bach nella suggestiva cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno il 21 e 22 agosto.
Lasciati gli ‘abiti antiqui’, Stresa vestirà gli ‘abiti classic’, con un progetto speciale realizzato in coproduzione con il Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa. Si tratta di un omaggio intitolato “Un amico” e dedicato a Ezio Bosso, nato dall’inedita collaborazione tra Mario Brunello al violoncello, ( anche direttore artistico del Festival ), Maria Semeraro al pianoforte e la compagnia di danza di Virginio Sieni, in programma il 24 agosto.
Il cartellone di Stresa Festival 2024 vedrà come protagonisti anche la pianista russa Yulianna Avdeeva, il 25 agosto, vincitrice nel 2010 del Concorso Chopin di Varsavia, che eseguirà un programma musicale diviso tra Chopin e Prokof’ev. Il mezzosoprano Isabel Pfefferkorn e un quartetto di violoncellista, martedì 27 agosto, all’isola Madre si cimenteranno in un variegato repertorio, da Purcell a Richard Strauss, da Piazzolla ai Queen e Adele. Il britannico Barbican Quartet, il 28 agosto, già applaudito a Stresa lo scorso anno, proporrà musiche di Purcell, Ravel e Beethoven. Il Norrlands Nations Kammarkorr, diretto da Francesco Acquista, si esibirà il 30 agosto; si tratta di un coro di 34 elementi che dedicherà un omaggio del Festival ad Anton Bruckner. Atteso ritorno della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, diretta da Myung Whun Chung, e del pianista Sir András Schiff, su musiche di Beethoven e Brahms, il 31 agosto.
I concerti di settembre vedranno protagonisti il Trio Chagall, il primo settembre, con pagine di Haydn, Weinberg e Mendelssohn, e il violoncellista Giovanni Sollima, che martedì 3 a Villa Bryner, a Lesa, si cimenteranno anche con la ‘barchessa’, uno strumento musicale insolito costruito su una vera e propria barca, una nassaroĺa, dotata di una tavola armonica di tre corde lunghe sei metri. Il 4 settembre appuntamento particolare con l’ultimo degli omaggi a Bruckner, reso da ‘Illumina’, nome che è stato dato a un quintetto d’archi, il cui progetto è nato a San Paolo del Brasile nel 2015 per iniziativa della violinista americana Jennifer Stumm, per coinvolgere giovani musicisti e artisti internazionali di spicco, dando vita ad un rinomato festival che ogni anno coinvolge migliaia di persone.
Lo Stresa Festival si concluderà il 6 settembre con l’esibizione della Freiburg Baroque Orchestra, con due solisti di eccezione, Isabelle Faust al Violino e Kristian Bezuidenhout al fortepiano, impegnati nell’esecuzione di due capolavori beethoveniani, il Concerto per violino e il Concerto per pianoforte n. 3.
Mara Martellotta (ilTorinese.it)
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