Il ricatto degli ostaggi: presto liberi in 50 di doppia nazionalità
Il ricatto degli ostaggi continua. I miliziani di Hamas rilasceranno 50 ostaggi con doppia nazionalità: tra questi potrebbero esserci i due italo-israeliani che secondo le notizie delle settimane scorse erano stati catturati insieme a quello del quale è poi stata accertata la morte. L’indiscrezione sulla prossima mossa di Hamas, dal New York Times che cita un funzionario dell’esercito israeliano. Hamas, ha proseguito la fonte, ha avvertito Israele che un’invasione di terra della Striscia di Gaza ridurrà le possibilità che gli ostaggi vengano liberati. Un’ulteriore minaccia, dopo quelle collegate al rilascio di madre e figlia dei giorni scorsi, cittadine americane. Un rilascio provocatorio, dichiaratamente considerato una risposta alle “falsità” degli Stati Uniti sul conflitto in corso.
“Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra Stati Uniti e Qatar, Hamas potrebbe rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità separatamente da qualsiasi accordo più ampio”, si legge sul giornale.
Intanto, è confermato un nuovo numero del complessivo totale di ostaggi in mano ad Hamas. Le forze israeliane si sono dette in grado di affermare che gli ostaggi in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza sono 222, e che fra questi ci sono anche stranieri: il ricatto degli ostaggi può durare a lungo. Il portavoce di Tsahal, Daniel Hagari, ha poi aggiunto che l’esercito ha recuperato le salme di almeno mille miliziani di Hamas uccisi dal sette ottobre. Precedentemente si era parlato di 212 persone catturate durante l’attacco in Israele il 7 ottobre.
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