Il gruppo Wagner di mercenari fondato da Prigozhin cesserà di esistere: i componenti
potranno entrare nella vita civile o firmare un contratto con la Regione di Mosca
Il Gruppo Wagner cesserà di esistere. I suoi combattenti potranno entrare nella vita civile o firmare un contratto con la Regione di Mosca. Lo ha riferito il tenente generale Viktor Sobolev. “Questa è una formazione armata illegale. Non dovrebbero esserci persone armate nello stato che non siano subordinate allo stato. Di conseguenza, abbiamo avuto una ribellione. Eravamo sull’orlo di una guerra civile”, ha continuato il deputato della Duma di Stato.
Sobolev ha chiarito che solo i componenti della Wagner che non hanno partecipato alla ribellione possono firmare un contratto con il Ministero della Difesa.
Le forze armate russe hanno intercettato e abbattuto a Lyubertsy un drone ucraino in volo verso Mosca. Chiusi temporaneamente gli aeroporti di Domodedovo e Vnukovo. Altri due aeromobili senza pilota sono stati messi fuori uso dalla contraerea sulla penisola della Crimea. A renderlo noto è stato il capo della Repubblica autonoma, Sergei Aksyonov.
Successo militare ucraino a Robotyne, nell’oblast di Zaporizhzhia. Le truppe di Kiev, secondo il ministero della Difesa ucraino, stanno avanzando verso il sud, in direzione di Novoprokopivka e Ocheretuvate, “nonostante la feroce resistenza nemica”.
Se l’Ucraina dovesse portare la guerra sul territorio della Russia, perderebbe l’appoggio della coalizione internazionale che da oltre 18 mesi la sostiene con soldi e armi. Lo ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista all’emittente “1+1”.
“Credo sarebbe un grosso rischio, verremmo senz’altro lasciati soli”, ha aggiunto, sottolineando che “la lotta per riconquistare i nostri territori è stata sostenuta in maniera determinate grazie ai rapporti con gli alleati”.
Per soddisfare le richieste dell’Ue, Zelensky chiederà al Parlamento di equiparare “il reato di corruzione a quello di alto tradimento in tempo di guerra”. L’Ucraina si colloca al 116esimo posto su 180 paesi nell’ultimo indice di percezione della corruzione stilato dal gruppo Transparency International. Senza garanzie in tal senso, buona parte delle risorse promesse per la ricostruzione, potrebbero rimanere solo un miraggio.
Le elezioni potranno tenersi il prossimo anno, come previsto, ma servono altri soldi, perché non si possono destinare risorse previste per le armi al processo elettorale. Con la legge marziale attualmente in vigore, non potrebbero svolgersi, ma “se i nostri parlamentari sono pronti, dobbiamo cambiare il codice elettorale, dovremmo farlo rapidamente”, ha osservato il leader ucraino.
Toni diversi dal solito sulla Crimea: “E’ preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea”, annessa alla Russia nel 2014, piuttosto che riportarla all’Ucraina con la forza militare. Anche perché questo eviterebbe altre vittime”.
Passi in avanti dell’industria bellica russa nella produzione di droni. “Dopo gli ultimi attacchi degli Shahed, abbiamo scoperto elementi che indicano che la fase finale dell’assemblaggio di questi Uav è già in corso sul territorio della Russia. Ciò è dimostrato in particolare dall’aumento della numero di parti russe nei droni. Inoltre, abbiamo i piani dell’aggressore, che prevedono l’espansione della produzione di Shahed sul territorio della Federazione Russa”, ha scritto su Telegram il Maggiore Generale Vadym Skibitskyi, rappresentante del Ministero della Difesa dell’Ucraina.
Il Cremlino ha confermato che a breve si terrà un incontro fra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erogan. “L’incontro si terrà presto. Faremo un annuncio ufficiale”, ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov.
La Francia “esclude la possibilità di una partecipazione diretta alla guerra dell’Ucraina contro l’aggressione russa”. Lo ha affermato il presidente Emmanuel Macron alla conferenza annuale degli ambasciatori, evidenziando il fatto che Parigi sta cercando di “evitare qualsiasi escalation del conflitto ucraino”, anche se “l’Unione europea fornisce la massima assistenza all’Ucraina in ambito umanitario ed economico, nonché in materia di fornitura di armi”.