Il questore Massucci: Giubileo, allerta terrorismo
Roberto Massucci, 57 anni, da due settimane è il nuovo questore di Roma. Arrivato a ormai due mesi prima del Giubileo, Massucci parla a ragion veduta del rischio terrorismo in vista dell’Anno Santo: ha gestito nei ranghi della questura della Capitale il Giubileo del 2000 e il Giubileo straordinario della Misericordia nel 2015.
L’Italia, dice, si aspetta un attacco terroristico. Fuor di allarmismi, è questo ciò che significano le sue parole: “Se è vero che abbiamo fatto un Giubileo straordinario ai tempi dell’Isis, i tempi che stiamo vivendo adesso non sono tanto più sereni – ha dichiarato -. Il livello di allerta del Paese è di livello due, che è quello prima dell’attacco terroristico, quindi l’attenzione è altissima”.
Sei mesi fa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano parlava esplicitamente, per il nostro Paese, di un rischio provocato da possibili lupi solitari, semmai reclutati online come sta avvenendo da mesi in Europa e alle porte del nostro continente. Massucci non fornisce dettagli, ma è molto chiaro. “Va tenuto alto il livello della prevenzione e della sicurezza pubblica. Come tutti i grandi eventi che mettono in movimento un flusso di denaro importante, bisogna attivare la cabina di regia”. Che già è scattata: “I riflettori sono accesi perché sappiamo che questo flusso di denaro potrebbe attirare interessi su cui Roma non è storicamente immune”.
In questo scenario, un occhio particolare della questura a tutte le manifestazioni collegate ai tanti conflitti in Medio Oriente, a partire da quelle pro Palestina.
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