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IL PUNTO DI VISTA – L’arma della propaganda

di Redazione -


Il Punto di Vista di CARLO GIOVANARDI – L’ARMA DELLA PROPAGANDA

Nel 2004 ero a Tripoli , come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, a rappresentare l’Italia alla Conferenza Ue – Africa su Migrazioni e Sviluppo. A metà della cena di gala per le delegazioni venimmo tutti convocati nel compound blindatissimo del Colonnello Gheddafi, che si rivolse a me usando la parola italiana “Ciao”, notizia riportata con grande enfasi da tutti i giornali locali l’indomani, essendo stata la prima volta che il Rais usava ufficialmente la nostra lingua. L’indomani, con il mio capo di Gabinetto Luigi Tivelli, andammo a visitare il Cimitero di Tripoli per omaggiare gli italiani che lì riposano. Qualche anno dopo, mentre in Libia era scoppiata la rivolta contro Gheddafi, il Corriere della Sera pubblicò in prima pagina una foto di fosse comuni in quel cimitero, di cui Parenzo e Cruciani mi chiesero conto mentre ero ospite alla Zanzara. Gli risposi (è agli atti) che era una gigantesca bufala perché la foto mostrava semplicemente due piccoli scavi per sepolture singole.

L’episodio mi è tornato in mente davanti alle cifre fornite da Hamas sui morti civili a Gaza, 40 mila, 50 mila o anche di più, come ha denunciato bene Iuri Maria Prado sul Riformista. Premesso che anche una sola vittima civile di un bombardamento è una terribile tragedia, è evidente che la propaganda di quella organizzazione terroristica enfatizza a dismisura il numero delle vittime civili, usate sempre più spesso come scudi umani per coprire le attività dei militanti. Ma su chi ricade la responsabilità politica e morale di quelle vittime innocenti? Ricordo che i bombardamenti degli Alleati sulle città tedesche durante la Seconda guerra mondiale costarono la vita a più di 600 mila civili e in Italia a 25 mila, prevalentemente donne, bambini ed anziani: soltanto a Modena città, da dove scrivo, i morti provocati dai bombardamenti alleati furono circa 370.

Eppure gli Angloamericani vennero accolti ovunque come liberatori, perché sia i partigiani combattenti che la popolazione civile giustamente addebitavano al nazismo ed al fascismo, e non a chi li combatteva, la tragedia che stavano vivendo. Bisogna assolutamente arrivare alla pace anche in Terra Santa tra Ebrei, Mussulmani e Cristiani, ma non si può dimenticare che tutti i giorni dal Libano e da Gaza partono missili contro Israele (e recentemente anche dall’Iran) con Hamas e Hezbollah che teorizzano non la convivenza con gli Ebrei, ma la cancellazione di Israele “dal fiume al mare”, con i metodi che purtroppo abbiamo visto utilizzare il 7 ottobre 2023.


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