Attualità

Il Papa nomina Padre Georg Nunzio nei Paesi baltici

di Andrea Canali -


Sembrerebbe oramai giunta al termine la vicenda riguardante Monsignor Georg Gaenswein, l’ex segretario di Benedetto XVI ed ex Prefetto della Casa pontificia. Papa Francesco ha previsto per lui un nuovo e delicato incarico, nominandolo Nunzio apostolico nei Paesi baltici, vale a dire Lituania, Estonia e Lettonia. Tale investitura sembrerebbe un atto di distensione apportato dal Santo Padre nei confronti dell’ecclesiastico il quale, dopo la morte di Joseph Ratzinger, e l’uscita del libro “Niente altro che la verità”, lamentava di essere “un prefetto dimezzato”, in quanto Bergoglio lo aveva di fatto allontanato dal Palazzo apostolico. Inoltre all’epoca dei fatti ossia appena solo quattro giorni dopo la morte del Papa tedesco fu convocato da Francesco, perché aveva dichiarato che  alcune decisioni dell’attuale Santo Padre, avessero addolorato Ratzinger, e sicuramente tale aspetto mise una ulteriore distanza tra l’ex prefetto e Bergoglio. Insomma tale incarico, pertanto, potrebbe rappresentare una nuova occasione di rinascita per l’ex segretario di Benedetto XVI; infatti prima del nuovo incarico si trovava  in Germania come  arcivescovo titolare di Urbisaglia; ed  era in attesa proprio di nuovo incarico per ricominciare un percorso diplomatico. A molti, infatti, non può sfuggire che l’area di competenza si trovi proprio ai confini con il conflitto tra Russia e Ucraina. Gaenswein, non a caso, quando era Prefetto, ebbe dei rapporti con il presidente russo Vladimir Putin proprio in virtù e nelle occasioni delle visite a Papa Francesco. La diplomazia Vaticana, come è noto, da tempo si trova in prima linea per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Tale nomina potrebbe rappresentare un innalzamento in termini di dialogo geopolitico internazionale. Soprattutto, in vista degli importanti avvenimenti politici dei prossimi mesi. Almeno così sembra di auspicio anche se negli ambienti che contano vi è chi sostiene anche in modo convinto se non malizioso,  che come affermavano anche i romani “promoveatur ut amoveatur”


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