Attualità

Il Papa è rientrato in Vaticano, potrà fare incontri ufficiali?

di Andrea Canali -


Terminato il ricovero di trentotto giorni presso il Policlinico Gemelli di Roma, causato dalla polmonite bilaterale, finalmente il Santo Padre è potuto tornare a Casa Santa Marta depotenziando, in tal senso, la fuga di notizie infondate che lo sentenziavano come deceduto durante il decorso della malattia. La situazione ha più volte strappato dei sorrisi sia a Papa Francesco che al Professor Alfieri il quale, tramite l’ausilio della sua equipe, in almeno due occasioni critiche è riuscito ad intervenire in maniera provvidenziale, scongiurando così al pontefice la più tremenda delle ipotesi. Fortunatamente la divina provvidenza, anche in questo caso, ha rivolto il proprio sguardo benevolo sul Vicario di Cristo, il quale è potuto finalmente uscire sul balcone della stanza, che ha ospitato la sua personale quaresima, per benedire e salutare i numerosi fedeli accorsi al suo capezzale. Domenica scorsa è andato in scena un simpatico siparietto: il pontefice, visibilmente commosso per l’affetto ricevuto dai numerosi fedeli, ha ricevuto un mazzetto di fiori gialli da parte della signora Mancuso, di origini calabresi, sempre presente alle messe ed alle udienze officiate proprio dal Santo Padre. Prima di recarsi in Vaticano Bergoglio, come da consuetudine in occasioni importanti come questa, è voluto recarsi presso la Basilica di Santa Maria Maggiore per omaggiare la Madre celeste per mezzo di tali fiori rientrando, successivamente, in San Pietro.
Le prime previsioni prevedono che rimanga a riposo per almeno due mesi, evitando così eventuali ricadute che potrebbero complicare il suo già precario equilibrio. Bergoglio, infatti, è rimasto a riposo fin dal primo pomeriggio di lunedì scorso, con le conseguenti limitazioni dettate dalla convalescenza e dalle terapie e dell’esigenza di riattivare la voce. L’auspicio è quello che si riprenda il prima possibile, anche a costo di dover delegare ai suoi più stretti collaboratori le celebrazioni per la Santa Pasqua. Tale ipotesi, allo stato attuale, sembrerebbe essere maggiormente accreditata come la più probabile all’interno dei sacri palazzi. A tal fine, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di stato vaticano ed uno dei più stretti e fidati collaboratori di Bergoglio, avrebbe dichiarato: «Penso che per il momento si sottoporranno al Papa soltanto i dossier più importanti, le cose più rilevanti che richiedono una decisione da parte sua anche per non affaticarlo troppo, poi a mano a mano che riprenderà, si tornerà, diciamo al ritmo normale». Parolin, dal canto suo, sarà sicuramente il più assiduo a varcare la soglia di Santa Marta per discutere degli affari correnti con Francesco. Inoltre rileviamo che lo scorso 25 marzo il Papa, ancorché affaticato, ha concelebrato la messa proprio presso la residenza di Casa Santa Marta. Progressi evidenti che, dopo aver affrontato e superato delle fasi molto critiche e delicate, non possono essere sottaciuti. Mentre vi è una grande possibilità che l’Angelus di domenica prossima sia di nuovo in forma scritta, come già accaduto nelle sei domeniche precedenti. Di questo passo, però, è già una notizia importante.
Ma la domanda che in questo momento molti si pongono è la seguente: chi potrà incontrare in questo periodo di convalescenza il Santo Padre, oltre i suoi più stretti e fidati collaboratori, insieme all’equipe medica che segue il decorso della sua convalescenza? In altre parole: Bergoglio potrà effettuare delle visite ufficiali in virtù del suo ruolo di pastore della Chiesa universale? Per il momento da Oltretevere si riparano dietro un cautelativo silenzio, ma già in questi giorni sono previsti alcuni incontri: è in agenda la visita in Italia del Presidente polacco Andrzej Duda il quale, con tutta probabilità, sarà ricevuto proprio giovedì dal Segretario di stato vaticano, Pietro Parolin. Non solo: la visita ufficiale di Re Carlo III e consorte, programmata per l’8 aprile, proprio per queste ragioni non si terrà ma è stata rinviata di “comune accordo” con Buckingham Palace.


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