Il Museo Egizio compie 200 anni e si rinnova in spazi e contenuti
Era il 1823 quando le grandi sculture di faraoni e divinità, insieme ad altre migliaia di reperti, varcarono la soglia del palazzo barocco che oggi ospita il Museo Egizio e l’Accademia delle Scienze e furono sistemate al piano terreno e nella corte. Un anno dopo nacque a Torino il primo Museo Egizio al mondo e oggi il secondo per importanza dopo quello del Cairo.
Nel 2024, per i 200 anni dalla sua fondazione, il museo è stato sottoposto a un completo rifacimento, che si concluderà nel primo semestre del 2025, con un progetto che rivoluzionerà spazi, collezioni in mostra e metodologie di fruizione.
I cambiamenti hanno interessato ogni sala finanche l’entrata che diventa la Galleria dei Re. Qui, come accadeva nei cortili dei templi dell’antico Egitto, le statue delle divinità e dei faraoni saranno poste ad altezza d’uomo così da poter godere di ogni minimo dettaglio.
Altra novità è lo spostamento del centro dell’Egizio nella corte del palazzo che si trasformerà in una piazza su due livelli, piano terreno e piano ipogeo, coperta da una struttura trasparente in vetro e acciaio. Lo spazio, ad accesso gratuito, sarà un ampliamento comune al Museo e all’Accademia. Un luogo in cui convivranno un giardino egizio, un bookshop, una caffetteria, la biglietteria e l’info point. Tre gli ingressi all’Egizio in futuro e saranno oltre che in via Accademia delle Scienze anche in via Duse e in via Maria Vittoria. dalla corte coperta il visitatore potrà partire liberamente alla scoperta dei 12mila reperti antichi in esposizione, senza seguire un percorso preordinato e si potrà anche accedere al Tempio di Ellesija, il più antico tempio rupestre della Nubia, che arrivò a Torino nel 1966.
A seguito della costruzione della diga di Assuan, infatti, l’Egizio contribuì al salvataggio dei tempi della Nubia, che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser. In segno di gratitudine il governo egiziano decise di donare all’Italia il tempio che, dopo una complessa operazione di trasporto e ricostruzione all’interno del Museo, fu presentato a Torino alla presenza delle autorità italiane ed egiziane nell’autunno del 1970.
A distanza di oltre mezzo secolo il Museo Egizio, nell’ambito del rinnovamento per il bicentenario, sceglie di offrire alla collettività la visita gratuita del tempio. Sempre dalla corte si accede al piano ipogeo, dove grazie a un progetto all’avanguardia con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova nascerà una nuova sala immersiva.
Il visitatore dal centro di Torino verrà trasportato virtualmente in Egitto, all’interno del paesaggio e immergersi in atmosfere lontane, nel tempo e geograficamente. Tra i progetti c’è anche il rinnovamento della Galleria dei Re che vedrà le statue immerse nella luce naturale grazie alla riapertura delle finestre.
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