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Il governo chiude all’innalzamento 5G, Iv: “Complottisti”

di Cristiana Flaminio -


Il governo non dà il via libera all’innalzamento dei limiti per il 5G ed esplode la polemica politica, con Italia Viva che attacca Meloni e soci accusando Palazzo Chigi di dare credito alle visioni “complottiste”. Il consiglio dei ministri, come noto, ha detto no alla proposta di alzare i limiti legati al 5G, seguendo – tra gli altri – gli appelli di alcune comunità di ricercatori che hanno lamentato i rischi legati all’inquinamento elettromagnetico. Posizioni, però, che Iv stigmatizza con forza e senza lesinare accuse, politicamente sanguinose, alla maggioranza di centrodestra.

La senatrice Silvia Fregolent attacca Chigi e la sua maggioranza: “Il governo populista sceglie di seguire le sirene complottiste e bloccare la transizione digitale. Il mancato adeguamento agli standard europei dei limiti per i campi elettromagnetici allontana lo sviluppo del 5G, frenando economia e occupazione”. La parlamentare Iv svela: “Già durante il governo Draghi la Lega fermò la norma sulle emissioni dei ripetitori, che ad oggi è di dieci volte inferiore a quelle previste dalla disciplina europea”. E quindi tuona: “Oggi ripropongono lo stesso schema, senza alcun fondamento scientifico sui danni ambientali o sanitari, mostrando solo la cecità di un governo che preferisce danneggiare la crescita del Paese per non rischiare di perdere il consenso di pochi fanatici”. Insomma, dire di no all’innalzamento dei limiti 5G rappresenta, per Italia Viva, un vulnus grave che mette un’ipoteca pesante sui grandi temi economici del Paese, a cominciare dalla digitalizzazione.


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