La Manovra al voto, Giorgetti: La sua prudenza è un valore
Il giorno della Manovra, il governo ha posto la questione di fiducia al Senato sul testo della legge di bilancio, come affermato da Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento, in aula a Palazzo Madama. Poco prima della richiesta della fiducia da parte del ministro Ciriani, il Senato ha approvato le tabelle del bilancio. Le dichiarazioni di voto sono previste a partire dalle ore 11 di oggi con diretta tv e il voto finale sarà entro l’ora di pranzo.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nelle repliche agli interventi in aula del Senato durante la discussione generale sulla legge di Bilancio, ha inteso rivendicare la prudenza cui si ispira la Manovra: E’ stato richiamato più volte dalle opposizioni, quasi fosse da censurare, l’atteggiamento di prudenza che il governo ha adottato nella redazione di questa legge di bilancio. Io rivendico come un valore questa prudenza”.
Con “90 miliardi di euro di interessi passivi”, ha proseguito, “non ci possiamo permettere di essere né temerari, né avventati né sconsiderati e questo atteggiamento ha premiato con la riduzione dello spread e speriamo si consolidi quella dei tassi di interesse”, ha detto ancora Giorgetti.
“Siamo miopi ma non presbiti – ha aggiunto -. Abbiamo deciso di mettere tutte le risorse disponibili a favore di tutti quei lavoratori dipendenti di reddito medio basso che la sinistra e il sindacato dovrebbero sostenere. Abbiamo favorito coloro che guadagnano meno di 40mila euro lordi all’anno. Abbiamo sbagliato? Io penso che abbiamo fatto una cosa sacrosanta. L’anno scorso, di questi tempi, l’opposizione si beffeggiava del governo dicendo che sarebbe stato impossibile ripetere” il taglio del cuneo fiscale “che invece abbiamo replicato e reso strutturale”.
E ha affermato: “Qualcuno ha banalizzato – ha continuato – quello che abbiamo fatto in questa legge di bilancio, dando un impulso decisivo alla previdenza complementare che noi riteniamo cruciale per garantire in futuro delle pensioni dignitose rispetto a quelle che potrebbero derivare dal calcolo contributivo della legge Fornero. Ma questo governo ha garantito il recupero integrale per le pensioni medio basse dell’inflazione registrata”. Poi precisando: “Forse è sfuggito a qualcuno che è su base volontaria la possibilità di andare a lavorare a 70 anni. Se qualcuno vuole continuare a lavorare in questo Paese, ha il diritto di continuare a lavorare e magari percepire in busta paga anche i contributi detassati come abbiamo promesso e proposto in questa legge di bilancio“.
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