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Il discorso della Harris alla Casa Bianca dopo il ritiro di Biden: già 500 deputati dem con lei

di Giorgio Brescia -


Già oltre 500 i deputati democratici che, secondo la Cnn, sono pronti a sostenere la vicepresidente Kamala Harris nella sua corsa alla Casa Bianca – tra poco Harris pronuncerà un discorso sul South Lawn della Casa Bianca in occasione di un evento che celebra le squadre del campionato 2023-24 della National Collegiate Athletic Association, l’evento precedentemente programmato sarà la sua prima apparizione pubblica dopo il ritiro di Biden corsa presidenziale -.

Un numero di deputati sostenitori che continuerà a crescere, prosegue la Cnn, sia perché sempre più delegati si schiereranno a sostegno della vicepresidente, sia perché si continuerà a lavorare per raggiungere i circa 4.700 delegati totali della Convention nazionale democratica che si terrà ad agosto a Chicago.

Questi endorsement non sono vincolanti. E, con il presidente Joe Biden che ha deciso di abbandonare la corsa alla Casa Bianca, i delegati sono liberi di votare per il candidato di loro scelta.

Il primo leader straniero che incontrerà Biden dopo il suo ritiro sarà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che – fa sapere – ringrazierà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante il loro incontro a Washington, e affermerà che ”Israele e Stati Uniti saranno alleati oggi, domani e sempre”, chiunque guidi la Casa Bianca. Così Netanyahu, prima di salire per la prima volta sul Wing of Zion, il suo jet ufficiale che lo porterà negli Stati Uniti. Qui, oltre a Biden, incontrerà la vice presidente e candita alle presidenziali di novembre Kamala Harris. “In questo periodo di guerra e incertezza, è importante che i nemici di Israele sappiano che America e Israele sono uniti, oggi, domani e sempre”, ha sottolineato, affermando che Israele resterà il più forte alleato degli Stati Uniti in Medioriente chiunque sarà a novembre il futuro presidente americano.

“Vedrò il presidente Biden, che conosco da oltre quarant’anni – ha detto Netanyahu -. Sarà un’opportunità per ringraziarlo per le cose che ha fatto per Israele durante la guerra e durante la sua lunga e illustre carriera nel servizio pubblico, come senatore, vicepresidente e presidente”. L’incontro ”sarà anche un’opportunità per discutere con lui su come portare avanti nei mesi critici a venire gli obiettivi che sono importanti per entrambi i nostri Paesi: ottenere il rilascio di tutti i nostri ostaggi, sconfiggere Hamas, affrontare l’asse terroristico dell’Iran e garantire che tutti i cittadini di Israele possano tornare sani e salvi alle loro case nel nord e nel sud”, ha affermato Netanyahu.




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