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Il caso Lo Palo divide il centrodestra in Lombardia: sì alla sua rimozione dall’Arpa

di Angelo Vitale -


Il Consiglio regionale della Lombardia, riunitosi in seduta oggi, ha approvato a voto segreto con 37 voti a favore e 36 contrari la mozione presentata dalle minoranze che invita la Giunta regionale a valutare l’opportunità di sollevare dalla sua carica di presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo. Il testo è stato presentato da Pierfrancesco Majorino del Pd, primo firmatario, e condiviso da Alleanza Verdi e Sinistra, Azione Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Patto Civico. La mozione invita la Giunta a “valutare di sollevare la presidente dalla sua attuale carica in quanto non adeguata a dirigere una struttura di controllo dell’ambiente a garanzia della popolazione lombarda”.

Il documento di richiesta di dimissioni di Lucia Lo Palo era nato dalle dichiarazioni resa alla stampa dalla presidente di Arpa Lombardia in merito al cambiamento climatico, secondo la quale “è in corso da varie ere geologiche” e non è provocato dall’uomo che ha invece una responsabilità sulla gestione della qualità dell’ambiente. Dichiarazioni che, secondo i gruppi di minoranza, fanno ricadere ogni responsabilità al di fuori delle politiche istituzionali e dei comportamenti delle imprese.

Nell’agosto scorso, subito dopo la nomina della Lo Palo, una prima pesante polemica politica contro di lei, per l’interrogazione della consigliera regionale 5Stelle Paola Pollini. La nomina della neopresidente, già candidata in Fratelli d’Italia alle Regionali, per la Pollini era stata frutto di un “poltronificio”: “Una manager che nel suo programma elettorale non ha mai citato l’ambiente”. Poi, il richiamo ai reati ambientali di cui era stato accusato l’ex socio della presidente Arpa che “avrebbe avuto rapporti professionali con Sergio Cova, con il quale l’11 febbraio 2020 costituiva la Green Phoenix srl, società operativa in ambito ambientale e sul trattamento e smaltimento di rifiuti, di cui i due detenevano rispettivamente il 40% delle quote. La società fu posta in liquidazione pochi mesi dopo: Cova risulta poi essere stato coinvolto in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti condotta dal Noe (Nucleo operativo ecologico) dei Carabinieri di Milano su impianti e siti di smaltimento illeciti situati tra Piemonte, Veneto e Lombardia”.

Accuse cui la Lo Palo aveva replicato riferendo che Cova “era incensurato prima di diventare socio della Green Phoenix, e soltanto dopo ebbe problemi giudiziari con una società estranea alla Phoenix. Prima ancora di iniziare a operare, la Green Phoenix chiuse i battenti proprio per rimanere lontana e non avvicinabile ai problemi personali del suo socio”.

Ora, la maggioranza di centrodestra si divide e appoggia la mozione delle opposizioni che sfiducia la presidente Arpa: parola al governatore Attilio Fontana che dovrà dare una soluzione alla vicenda.


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