Il cappuccino, rito irrinunciabile (Anche a Torino e senza lattosio)
Il 50 per cento della popolazione italiana sembra essere intollerante al lattosio che consiste nella mancata capacita’ da parte del nostro organismo di digerire gli zuccheri del latte e dei suoi derivati, una conseguenza della insufficiente presenza dell’enzima lattasi. Puo’ essere congenita, transitoria, dovuta per esempio ad una malattia o ad una infiammazione dell’intestino, o primaria che avviene con la crescita e che e’ causata da una mutazione nel codice genetico dell’individuo. Chi ne soffre conosce i sintomi (gonfiore, nausea, reflusso ecc.) e puo’verificare la sua esistenza con i test medici appositi. Dopo aver appurato di soffrire di questa intolleranza si dovra’ correggere la propria alimentazione eliminando tutti gli alimenti che contengono il lattosio, ovviamente, con il supporto di uno specialista.
Ci sono persone, tuttavia, che pur non avendo una vera e propria intolleranza al lattosio preferiscono bere il latte in versione leggera perche’, pur non perdendo i suoi nutrienti e il gusto, e’piu’ digeribile.
Il tema mi sta particolarmente a cuore, sono infatti una cultrice di questa meravigliosa bevanda che rappresenta un gesto affettuoso quotidiano che mi dedico con grande piacere, ma che ho dovuto correggere un po’ proprio perche’ il lattosio non e’ il mio migliore amico. Una delle strade alternative che ho intrapreso e che mi soddisfa molto e’ quella del cappuccino vegetale che utilizzo nella mia colazione casalinga. Soia, semplice o al cioccolato, avena o riso sono tutti validi sostituti a cui ci si puo’ abituare velocemente e che oramai troviamo anche al bar, soprattutto il primo. Ma un’amante del cappuccino, qualche volta almeno, vuole crogiolarsi bevendone uno tradizionale, di insostituibile bonta’. Quale puo’ essere la soluzione, soprattutto quando si fa colazione al bar? Il latte senza lattosio, buono ugualmente ma piu’ leggero.
Devo dire che fino a qualche tempo fa i bar che offrivano questo prodotto erano molto pochi e sembrava di chiedere un cappuccino alieno, ma gia’ da qualche anno si trova in moltissimi posti complice questa intolleranza o poca tolleranza che, sfortunatamente, sta aumentando. Questa crescita e’ dovuta al fatto che una volta il lattosio era contenuto solo nel latte e nei suoi derivati oggi invece e’ utilizzato anche come additivo e quindi si trova in molti tipi di cibo che spesso sono insospettabili. Fortunatamente oggi ci sono anche molti prodotti senza lattosio che favoriscono la digeribilita’ e ci danno la possibilita’ di non rinunciare al gusto.
A Torino sono diverse le caffetterie che preparano un buonissimo cappuccino senza lattosio, alcune tra queste sono:
Dezzutto Cit Turin. Un locale storico molto accogliente con pasticceria.
Via Duchessa Jolanda 23bis
Platti. Uno dei bar piu’ belli della citta’, elegante e signorile.
Corso Vittorio Emanuele 72
Zucca. Oltre alla caffetteria un aperitivo meraviglioso.
Via Gramsci 10
Cafe’ Parisien. Accogliente e familiare.
Corso G. Matteotti 8
Pasticceria Beatrice. Cappuccino scenico e brioche buonissime.
Corso Bramante 61
Maria La Barbera (ilTorinese.it)
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