Il Capodanno folle dell’Italia violenta: 2 morti e 309 feriti
Il Capodanno 2025 passa alle cronache italiane come uno dei più violenti del Terzo millennio non solo per gli oltre 300 feriti, molti dei quali gravi, a causa dell’uso imprudente dei botti, e di cui 90 sono minorenni, ma anche per l’omicidio di Roberto Comelli nel Bresciano, per il quale è stato arrestato un 19enne che ha confessato il fatale accoltellamento; la morte nel Riminese dell’immigrato Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, che dopo avere aggredito col coltello, ferendole, quattro persone, è stato colpito dal comandante della stazione dei carabinieri di Verucchio, e sempre nel Bresciano, a Gardone Val Trompia, una bimba di 3 anni lotta tra la vita e la morte per essere rimasta ferita alla testa da un proiettile sparato dalla pistola del padre lasciata incustodita.
DELITTO – Il fatto più grave è avvenuto alle 4 a Provaglio di Iseo, dove il 42enne Roberto Roby Comelli, che pare avesse alzato il gomito dopo avere cercato di entrare nella serata di San Silvestro nel centro civico dove si stava svolgendo il classico veglione per i giovani, è tornato alla carica a distanza di qualche ora in maniera pare molesta e aggressiva, e purtroppo è accaduto l’irreparabile. Ieri davanti al magistrato Matias Pascual, diciannovenne barista italo argentino residente a Prevalle, ha confessato di avere sferrato la coltellata assassina temendo di essere sopraffatto dalla vittima. Il ragazzo è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Disperato ha riferito di avere inferto un’unica coltellata a Comelli, conosciuto per attaccare spesso briga, nel frangente in cui era intervenuto per impedire che la vittima potesse entrare nonostante non potesse. “Non volevo certo ucciderlo, è stata solo una fatalità”, ha confessato in lacrime Pascual.
BIMBA FERITA GRAVEMENTE – Sempre nel Bresciano, ma in Val Trompia, una bambina di soli 3 anni è stata colpita accidentalmente – e lotta tra la vita e la morte in condizioni disperate – dal proiettile sparato dalla pistola che il padre, adesso indagato, aveva lasciato incautamente incustodita in casa. Su chi abbia esploso il colpo di pistola svolgono indagini i carabinieri. La prima ipotesi è che possa essere stata la stessa bambina a trovare la pistola nella camera dei genitori già con il colpo in canna inserito e ad esplodere il colpo. I carabinieri che stanno indagando hanno sottoposto sia i genitori che la bimba alla prova dello stub per verificare la presenza dei residui dello sparo della pistola in manoiera da capire chi abbia davvero premuto il grilletto.
UCCISO A RIMINI – Altro gravissimo fatto di sangue la notte di Capodanno a Villa Verucchio, nel Riminese, dove per fermare il giovane egiziano irregolare Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, che in evidente stato di agitazione armato di coltello aveva già ferito quattro passanti, il luogotenente dei carabinieri Luciano Masini, comandante della locale stazione, per fermarlo dopo essere stato anch’egli aggredito, ha esploso 12 colpi con la pistola d’ordinanza. Uno ha raggiunto il giovane che era seguito da una cooperativa sociale che a Rimini è impegnata con gli immigrati, ed è subito dopo morto. La Procura ha aperto un’inchiesta per eccesso colposo di legittima difesa con l’obiettivo di capire che cos’è realmente successo. È come si dice in gergo giuridico un “atto dovuto”. Parte della politica, il centrodestra, è scesa in campo a difesa del militare. Il vicepremier Matteo Salvini più che di eccesso colposo parla di “un ’eccesso di pazienza, arrivando poi ad una sacrosanta legittima difesa”. Flavio Tosi di FI porta la sua “solidarietà agli aggrediti ed è vicino al carabiniere che ha salvato vite, ma ora si trova ingiustamente indagato per eccesso di legittima difesa”. In un video girato con un cellulare da un testimone si vede la sequenza con gli spari prima che l’egiziano stramazzi al suolo. In quello stesso momento l’Italia a cavallo di mezzanotte diventava un campo di battaglia. Il Codacons parla di un “bollettino di guerra” con 309 feriti, di cui 69 ricoverati con 34 in gravi condizioni, e ben 90 minori feriti, due dei quali nel Vicentino in maniera grave alle mani.
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