Il B&B è occupato dal blitz di 20 clienti. Il titolare: e la legge?
“Il caso nel Padovano a Pontevigodarzere, dove una coppia ha affittato la casa vacanze (B&B) per qualche giorno e non se ne va più, anzi dopo un primo sloggio si è fatta raggiungere da altri familiari ed ha eseguito degli allacci abusivi, è una vicenda limite. Ben venga, dunque, il provvedimento del governo in discussione questa settimana nelle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali del Senato, perché darà maggiori possibilità di intervento veloce alle forze dell’ordine rispetto all’attuale legge. La nuova norma dovrebbe inasprire le pene fino a 7 anni di carcere per le occupazioni abusive di immobili altrui o sue pertinenze”. L’avvocato Cristina Zanini (nella foto) come moltissimi suoi colleghi in Italia si occupa periodicamente di sfratti e di alloggi occupati abusivamente da inquilini improvvisi, ma il caso dell’affitto B&b per quattro giorni che si è trasformato nell’escamotage per quasi una ventina di Rom, con alcuni bambini piccoli, per piantare le tende nell’appartamento ed eseguire lavori abusivi di allaccio ai contatori di acqua, luce e gas dei vicini, è diventato l’emblema di quello che può succedere, ma che non dovrebbe accadere, nel nostro Paese. Una patente violazione della proprietà privata che è tutelata dalla Costituzione, ma di cui nei fatti si può fare strame.
“Il nuovo testo – aggiunge l’avv. Zanini – dispone lo sgombero in tempi rapidi qualora l’immobile occupato sia l’unica abitazione effettiva del denunciante. Oggi c’è anche una emergenza abitativa al contrario che non tutela i proprietari, quasi sempre piccoli e ancora di più bistrattati”. Della vicenda di Pontevigodarzere è stata interessata l’amministrazione comunale e i carabinieri che avevano eseguito il primo intervento di allontanamento dei clienti. Il proprietario L.S. spiega di vivere una vicenda “allucinante che gli sta facendo perdere la serenità perché soltanto a raccontarla non pare vera”. Succede a metà ottobre quando l’appartamento mansardato e ristrutturato di recente di 70 metri quadrati viene prenotato su una piattaforma online per quattro giorni da una coppia di Trento. L’immobile era stato inserito da poche settimane come “B&b” per affitti brevi. Dopo il termine del periodo concordato non solo la coppia non se n’è andata, ma è stata raggiunta da altri familiari.
INCUBO E SALIS – “È a questo punto che è cominciato l’incubo – osserva il proprietario – perché mi hanno detto che loro erano “zingari” e che avendo dei bambini piccoli la legge li avrebbe tutelati”. Il padovano si è subito rivolto ai carabinieri della locale stazione per presentare la segnalazione di rito. I militari hanno eseguito un primo accesso e in effetti hanno indotto gli occupanti ad andarsene. Ma solo per poche ore, perché sono tornati alla carica in numero maggiore forzando la serratura che il proprietario nel frattempo aveva cambiato e installandosi dopo essersi allacciati abusivamente alle forniture. I problemi sono cominciati anche per i vicini perché gli occupanti avrebbero utilizzato un tono aggressivo. “Vedere adesso che le forze dell’ordine non possono intervenire è preoccupante – spiegano i vicini – perché noi stessi siamo impauriti perché il clima è peggiorato di molto. C’è molto rumore la notte con un andirivieni costante di gente. Hanno lasciato numerosi sacchi delle immondizie nel giardino e li abbiamo gettati via noi”. I carabinieri, da quello che si è appreso, hanno anche informato la Prefettura e hanno nel frattempo fatto presente al proprietario che ci vuole un intervento del giudice che ordina lo sgombero, perché gli occupanti avevano un titolo iniziale valido, determinato dal contratto per il “B&b”. Sulla questione delle abitazioni abusive che riguarda da vicino molte città, nei mesi scorsi c’era stata molta polemica dopo l’elezione all’Europarlamento della detenuta in Ungheria, Ilaria Salis, che rivendica in nome del diritto all’abitare la correttezza della battaglia “perché molte, troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all’abitare e non hanno alternative dignitose se non occupare, in una della città con gli affitti più cari”. Dunque, una copertura politica alle occupazioni abusive che violano le regole. “Siamo sconsolati – concludono i proprietari – perché oltre che rivolgerci alle forze dell’ordine non sappiamo che fare. In una democrazia deve prevalere lo Stato di diritto, non di chi prevarica in spregio alla legalità”.
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