Politica

I sindacati indicono un altro sciopero, Salvini una nuova precettazione

di Lino Sasso -


Nuovo sciopero all’orizzonte e una nuova precettazione annunciata da Matteo Salvini. Ormai quella tra le sigle sindacali e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sembra essere diventata una sfida senza esclusione di colpi, sebbene le armi principali dei due rivali siano essenzialmente le stesse, come detto, sciopero da una parte e precettazione dall’altra. Dopo quello di venerdì scorso, che ha bloccato diverse città, i sindacati hanno infatti annunciato un nuovo stop dal lavoro di 24 ore per il prossimo 13 dicembre. “Sempre di venerdì”, ironizza Matteo Salvini, aggiungendo di essere intenzionato a non permettere “che l’Italia venga messa in ginocchio da chi per professione fa lo scioperante”. L’intenzione del vicepremier è quella di far ricorso nuovamente alla precettazione, proprio come accaduto in occasione dell’ultimo sciopero generale, quando il settore dei trasporti si è fermato solamente per 4 ore invece che per l’intera giornata. Forte del successo ottenuto dalla linea ferma avuta la scorsa settimana, sugellata anche da un pronunciamento del Tar contrario al ricorso proposto dai sindacati contro la precettazione, Salvini tira quindi dritto e annuncia che farà nuovamente valere “il mio diritto e i doveri ai ministri dei Trasporti”. A maggior ragione perché questo ennesimo sciopero avrà luogo a ridosso dell’ultimo venerdì prima di Natale, un giorno particolarmente importante per le attività commerciali.

Senza dubbio alcuno, i sindacati insorgeranno contro l’annuncio e la successiva decisione del titolare del Mit di ricorrere nuovamente alla precettazione e bisognerà quindi capire, qualora l’attuale quadro fatto finora solamente di annunci dovesse essere effettivamente confermato, sia dal fronte sindacale che da quello di Matteo Salvini, come si pronunceranno questa volta l’autorità garante per lo sciopero e il Tar, qualora nuovamente investiti della questione.


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